“Io non mi meraviglio che Di Battista non si candidi alle Europee, l’ha sempre detto ed è una persona di parola, non ho mai creduto che avrebbe potuto tornare in Italia e candidarsi alle Europee, lui tornerà a viaggiare almeno per un altro anno e lo farà in India, quindi credo che manterrà fede a questo impegno, non so se subito prima o subito dopo le elezioni europee, il fatto che sia disamorato dalla politica è la ragione per cui aveva deciso di non tornare in Parlamento”.
Marco Travaglio, ospite ad “Accordi&Disaccordi”, trasmissione condotta da Andrea Scanzi e Luca Sommi sul Nove.
Quanto alla frase di Di Maio “Non è il caso di fare viaggi“, che molti hanno interpretato come un riferimento al viaggio in India di Di Battista, Travaglio ha ironizzato:
“Magari ha scoperto qualcuno a drogarsi e pensa che ci sia qualcuno che fa dei viaggi fumandosi l’impossibile altrimenti si riferiva a Di Battista – come avevamo titolato noi: ‘Di Maio richiama Di Battista’ – con richiamare nel senso di lo cazzia e nello stesso tempo lo richiama in servizio attivo. Di Battista fa lo gnorri…”.
Il direttore del Fatto Quotidiano, nel corso dell’intervista, ha anche affrontato il caso De Vito, il presidente dell’Assemblea Capitolina arrestato la settimana scorsa:
“Non credo che sia una botta molto forte per il Movimento 5 stelle perché il M5S non c’entra niente con il fatto che un suo dirigente importante, quello che ha fatto De Vito è gravissimo, coinvolge in qualche modo il Movimento. Io non riesco a capire – o meglio, lo capisco benissimo – perché arrestano De Vito e tutti titolano sulla Raggi che non c’entra assolutamente niente. Lo sanno anche i bambini, quelli un po’ scemi che il presidente del consiglio comunale non se lo sceglie il sindaco. Il sindaco si sceglie gli assessori,” ha spiegato.
Vogliono Roma e nulla fanno i 5 stelle per contrastare tale rivendicazioni. No basta la visita di Francesco