La Procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio dei tre fratelli Andrea, Luca e Alessandro Conticini.
I tre sono accusati a vario titolo di essersi impadroniti dei fondi percepiti dalla loro ‘Play Therapy Africa’ e di averli riciclati e autoriciclati facendo investimenti immobiliari in Portogallo e acquistando partecipazioni in alcune società, tra le quali la Eventi 6 di Laura Bovoli e Tiziano Renzi, i genitori dell’ex premier Matteo Renzi.
Andrea Conticini, 38 anni, è fratello gemello di Luca, ed è cognato di Matteo Renzi.
L’inchiest, condotta dai pm Luca Turco e Giuseppina Mione, ha per oggetto una somma di circa 10 milioni di euro che è stata donata da organizzioni umanitarie ed enti come Unicef, Fondazione Pulitzer, Play Therapy Africa limited, International Development Association limited e International Development Association.
I soldi, però, secondo l’accusa sarebbero usati per scopi diversi rispetto a progetti umanitari in Africa.
In Italia c’è ancora gente che fa donazioni a cause umanitarie senza sapere nulla dell’impiego di quel denaro. E bisogna dire che oltre ai gazebo per strada anche la Rai si presta, non si capisce bene guadagnandoci cosa, a raccolte fondi telefoniche. Unicef è colpevole per non aver vigilato e per non aver promosso il giudizio contro i Conticini.
QUALCHE MESE FA HO INCROCIATO AL SUPERMERCATO DELLA ROMANINA( ROMA) ALCUNE RAGAZZETTE CHE, CON LA MAGLIETTA DELL’UNICEF, CHIEDEVANO DONAZIONI AI PASSANTI. A QUEL PUNTO IO HO DETTO LORO SE NON SI VERGOGNAVANO DI CHIEDERE ANCORA SOLDI A NOME DELL’UNICEF DOPO CHE I PARENTI DEL VENDITORE DI PENTOLE SI ERANO FREGATI OLTRE 49 MILIONI DI EURO DONATI ALL’UNICEF TELEFONICAMENTE. DOPO QUALCHE GIORNO SONO SPARITE E NON NE HO VISTO PIù NESSUNA CON LA MAGLIETTA DELL’UNICEF A CHIEDERE SOLDI.
A me pare che l’Unicef continui a chiedere soldi come prima e più di prima. E non solo attraverso gli spot (costosissimi) in tv per farci firmare il 5mille ma anche nei supermervati con ragazzi (sono pagati?) che chiedono sottoscrivere donazioni. E a Pasqua in tutte le grandi città c’ erano i gazebo con la solita offerta minima per ritirare il “regalo” strapagato. Quando finirà questo circo?
Era ora!