Sondaggio: la Lega dopo il voto umbro vola al 34,3 per cento, giù Pd e 5 Stelle

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Il sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera ha analizzato l’impatto del voto in Umbria sugli orientamenti a livello nazionale e sul clima politico.

Gli elettori si dividono riguardo all’interpretazione dell’esito elettorale: il 38 per cento – soprattutto elettori dell’opposizione – ritiene che l’esito dipenda dalle dinamiche nazionali, in particolare dalla sfiducia nella nuova alleanza di governo Pd-M5S e dalla forza del centrodestra unito; mentre per un altro 38 per cento – soprattutto elettori della maggioranza – il voto umbro è una conseguenza della crisi economica che ha colpito la regione unitamente allo scandalo della sanità.

Riguardo alle prospettive future dell’esecutivo, il 56 per cento prevede che dopo la sconfitta dell’alleanza Pd-M5S in Umbria il governo pur affrontando qualche difficoltà non entrerà in crisi, mentre il 17 per cento prevede il tramonto dell’esperienza giallo-rossa.

Le percentuali di apprezzamento del governo, rispetto a 3 settimane fa segnano un arretramento significativo di 7 punti: il 36 per cento esprime un giudizio positivo, mentre il 50 per cento un giudizio negativo.

Le valutazioni su Conte, che nei giorni precedenti le votazioni ha partecipato alla campagna elettorale a favore di Bianconi, si mantengono stabili rispetto a tre settimane fa: il 48 per cento esprime apprezzamento, il 43 per cento dissenso.

Quanto agli altri leader, Salvini e Meloni si attestano rispettivamente al 40 per cento e al 36 per cento, Renzi è passato dal 12 al 14 per cento, mentre Di Maio e Zingaretti hanno perso 5 e 7 punti, raggiungendo il 21 e il 16 per cento dei consensi, Berlusconi infine risulta stabile al 15 per cento.

Gli orientamenti di voto premiano chi ha vinto e penalizzano chi ha perso le elezioni: la Lega si conferma il primo partito con il 34,3 per cento, seguita dal M5S con il 17,9 per cento e dal Pd con il 17,2 per cento. A seguire Fratelli d’Italia al 9,8 per cento e Forza Italia al 6,2 per cento alla pari di Italia viva che fa segnare un aumento dell’1,4 per cento. Europa Verde è passata dall’1,2 al 2,2 per cento mentre le forze di Sinistra sono passati dal 2,8 all’1,7 per cento.

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