Il dramma di Grazia, costretta a dormire su una panchina per arrivare puntuale a lavoro: il suo stipendio è di 310 euro al mese

Quella che ci arriva da Cosenza è un immagine di quell’Italia che non ci piace.
Grazia è una donna di 61 anni che ogni notte è costretta a dormire su una panchina per riuscire ad arrivare in tempo a lavoro alle 5 del mattino per uno stipendio mensile di 310 euro.
La donna, dallo scorso giugno, passa notti insonni per arrivare in orario alla Motorizzazione Civile di Cosenza, dove si occupa delle pulizie per conto di una ditta privata. Grazia prende l’ultimo autobus di mezzanotte, arriva nei pressi del luogo di lavoro verso le 00:40 e lì raggiunge una panchina, aspettando l’apertura della Motorizzazione.
“Ogni tanto passano anche la Polizia o i Carabinieri e mi chiedono i documenti – racconta la donna -. Non possono crederci che questo è l’unico modo che ho per poter lavorare. Perché io voglio lavorare, vorrei solo poterlo fare in un altro orario. Ho preso anche la bronchite per aver passato sempre la notte all’aperto e a settembre ho fatto due settimane di malattia, e ancora non mi hanno pagato. E non so come fare per il fitto e le bollette”.
“Avevo un compagno e lui aveva la macchina, ma adesso mi ha lasciata – prosegue la donna – e non ho altra scelta. Mi servono i soldi, che già non bastano per pagare il fitto della casa”.