“Questi sono i numeri che smentiscono le tante bugie raccontate sulla gestione dei migranti.
Il memorandum d’intesa con la Libia, al netto dei miglioramenti sui quali stiamo lavorando, ha consentito di raggiungere una riduzione degli sbarchi da record. I dati non lasciano spazio ad interpretazioni”.
Così il sottosegretario agli Interni, Carlo Sibilia, in un post sul Blog delle Stelle.
Ecco il bilancio del 2018:
– Circa 10 mila ingressi, meno della metà del 2018
– Significativa riduzione dei morti in mare
“Altro aspetto rilevante” spiega Sibilia “è la assoluta incapacità del precedente Ministro dell’Interno nella gestione di accordi di redistribuzione”.
“- nel 2019, a fronte delle 433 quote di redistribuzione offerte all’Italia, ne ha trasferite in ambito comunitario soltanto 103.
– Così come nel 2018, a fronte di 220 offerte sono stati redistribuiti soltanto 138 migranti, aumentando così la permanenza di immigrati sul territorio italiano” fa sapere il sottosegretario pentastellato.
“Su questo aspetto il governo Conte 2 sta lavorando per ridurre tale gap” assicura Sibilia “Inoltre, come riferito dal Ministro Lamorgese, siamo al lavoro per rinnovare il memorandum e migliorarlo, con un Piano Operativo Umanitario che garantisca migliori condizioni di detenzione nei centri di raccolta dei migranti in Libia”.
“I corridoi umanitari si aggiungono alle evacuazioni umanitarie che sono già una realtà e li ha realizzati proprio in questi giorni il governo Conte 2. Per quanto riguarda invece le iniziative nel sud della Libia, è necessario proseguire nell’attuazione del progetto italiano cofinanziato dalla UE, in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, in modo da rafforzare la sorveglianza dei loro confini terrestri meridionali. Si può decidere di credere alle chiacchiere, ma i dati ufficiali non lasciano spazio a polemiche e menzogne. La propaganda, se confrontata con i dati, svanisce,” conclude.
Ma come si fanno a paragonare dati non compatibili? E come si fa a considerare il dato dell’anno intero trascurando cosi un dato essenziale e cioè il cambio di governo? Se non vogliamo truccare i conti e dare informazioni devianti bisognerebbe fare i calcoli da settembre 2019. E nessuno può nascondere al popolo il diverso approccio del Pd al problema, in perfetta sintonia con l’Ue, un po’ meno con gli italiani.