«Gualtieri attacca la Raggi, ma dimentica i debiti di Rutelli e Veltroni».
L’ex ministro dei Trasporti del M5S, Danilo Toninelli, prende le difese della sindaca di Roma Virginia Raggi, attaccata dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il quale ha espresso su di lei un giudizio «certamente non positivo».
«Era arrivata in Campidoglio con tanti proclami e grandi speranze ma i risultati, purtroppo per i romani, non sono arrivati, anzi,» ha detto Gualtieri.
Toninelli ha riconosciuto i problemi della Capitale: «Nessuno nega che amministrare Roma sia difficile,» ha scritto su Facebook, sottolineando di non ricordare però «alcun sindaco lavorare così tanto e così tenacemente come Virginia Raggi per risolvere i problemi. Ma è utile ricordare al ministro Gualtieri che gran parte di queste difficoltà sono dovute ai disastri che anche i suoi colleghi di partito Rutelli e Veltroni hanno lasciato in eredità a questa città. Se lo ricorda? Gli do una notizia».
«Nel 2010 Ministero dell’economia e Ragioneria della Stato hanno accertato che alla fine dell’era Veltroni il debito complessivo del Comune di Roma ammontava a 22,4 miliardi di euro, che al netto della massa attiva diventava di 16,7 miliardi. Un salasso che ha costretto Roma ad avere un doppio bilancio, con una gestione commissariale del debito pagato da tutti i cittadini italiani e solo recentemente archiviata da Virginia Raggi.
La campagna elettorale in cui Gualtieri ha deciso di gareggiare non dovrebbe fargli dimenticare il suo ruolo istituzionale da ministro dell’economia,» ha spiegato Toninelli.
«I romani si aspettano non solo maggiore correttezza, ma soprattutto che il suo ministero metta in campo impegni concreti e risorse certe per la capitale d’Italia,» ha concluso l’ex ministro.
Purtroppo parole e inchiostro (o pixel) sprecati. Lo sanno e lo ricordano benissimo, ma giocano sulla memoria microscopica degli italiani. Si sono dimenticati anche di alé magno e delle vagonate di assunzioni negli enti partecipati!
In caso di dubbio, una riflessione: se la Raggi ha contro tutti gli organi di informazione (eppure nessuno può dire in chiaro che abbia rubato o commesso reati, anche se provano a scriverlo fra le righe), e se gli organi di informazione sono per la stragrande maggioranza in mano a costruttori edili, non sorge forse il sospetto che la Raggi abbia, con la sua onestà e determinazione, pestato fortemente i calli alle varie congreghe di “prenditori”?
Nulla, come sottrargli l’osso, fa sbavare maggiormente di rabbia le bestie sempre affamate di soldi pubblici.
I veri romani capiranno chi rivotare come sindaco tutto il resto sono chiacchiere.
Io c’ero! E ho vissuto tutti i sindaci dal ’70 in poi. Posso assicurare che si inizia a vedere la differenza, nelle grandi e nelle piccole cose. Ci vorrà tempo, i 5S hanno trovato la città carica di debiti, con aziente partecipate quasi sempre in stato comatoso ed assolutamente inefficienti, personale e dirigenti spesso “sistemati” per amicizia politica. Solo che molti cittadini sono smemorati, per volontà o per davvero; molti trovano più facile spegnere il cervello ed andare in giro biascicando i titoli dei giornali (sono troppo pigri e stupidi per leggere l’intero articolo): la città fa schifo! Questa sindaca è una jattura! Non se ne può più! E via dicendo, senza minimamente osservare la città e riflettere su quanto vedono: moltissimi nuovi bus, molte strade riasfaltate (e non, come si faceva da trent’anni, soltanto con le buche tappate alla meno peggio da un operaio con la vanga); il bilancio comunale finalmente presentato alla naturale scadenza senza andare come di solito in esercizio provvisorio, le partecipate che piano piano iniziano a produrre risultati ed utili a vantaggio della città. Naturalmente i segni sono piccoli ma, considerando come sono state trovate le casse comunali, rappresentano un notevole passo avanti.
Però i soldi cittadini sono una coperta, e quelli che prima si tenevano ben coperti, lasciando scoperti milioni di cittadini, sono avvelenati e stanno usando tutti i mezzi possibili per screditare la sindaca. E la colpa dei cittadini da un lato è proprio quella di non osservare e ragionare col loro cervello e non con i titoli dei giornaloni; dall’altro lato è di non collaborare minimamente con i servizi cittadini: se un prato viene pulito il giorno dopo è pieno di cartacce e bottiglie; se in un parco vengono poste delle panchine due giorni dopo si trovano distrutte o rubate; se la gestione dei rifiuti è fatta porta a porta gli imecilli preferiscono gettare i sacchetti nei fossi lungo le strade. Per non parlare dei delinquenti che gettano elettrodomestici ed ingombranti dovunque ci sia uno spiazzo per fermare l’auto (questi delinquenti, purtroppo, ci sono sempre stati e si trovano in tutta la nazione. Adesso, però, questi tipi vengono attivamente perseguiti mentre fino ad un paio di anni fa venivano semplicemente ignorati dall’amministrazione cittadina).
Bravissimo Piero basta essere sinceri e onesti come lo sei tu.