Riapertura delle scuole dell’infanzia, Azzolina: «Alcuni giornali stamattina parlano di un mio ‘dietrofront’ sulla data. Non è così»

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«Alcuni giornali stamattina parlano di un mio “dietrofront” sulla data di riapertura delle scuole dell’infanzia. Non è così. Le parole vanno usate bene. Qui non c’è alcun dietrofront. C’è, semmai, scarsa conoscenza delle norme da parte di qualcuno».

Lo ha scritto in un post su Facebook il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

«Ecco i fatti. La Regione Lombardia si è opposta nei giorni scorsi alla richiesta degli assessori comunali di anticipare la riapertura delle scuole dell’infanzia al 7 settembre affermando, in buona sostanza, che era “colpa dell’Ordinanza dell’Azzolina”. Un inutile scaricabarile e un falso. La mia ordinanza prevede il rientro il 14 settembre per tutti, per evitare troppe difformità sul territorio e coordinare al meglio i lavori per la ripresa di settembre. Data proposta in Conferenza Stato-Regioni. Ma alle Regioni resta comunque – lo prevede la legge – la possibilità di anticipare (o posticipare) la data della riapertura se ci sono particolari esigenze territoriali. Qualche Regione lo ha già fatto», ha spiegato Azzolina.

«Insomma, la richiesta dei Comuni lombardi poteva essere accettata. Se sono pronti a ripartire, in sicurezza, possono farlo. Nell’interesse delle famiglie e degli studenti. Io stessa nei giorni scorsi ho visitato una scuola della Lombardia che aveva già deciso di anticipare l’inizio delle lezioni al 07 settembre. I dirigenti scolastici evidentemente conoscono bene la normativa. Per tutti l’invito è: meno polemiche, più collaborazione. Così si fa solo perdere tempo a chi è impegnato per la ripresa e, cosa ancor più grave, si confondono le famiglie», conclude il post.

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