Referendum, l’ironia di Travaglio: «Anche stavolta l’intera stampa italiana ha azzeccato le previsioni»

«Anche stavolta, come nel 2016 quando descrisse un intero Paese in festa per la grande riforma Renzi-Verdini, l’intera stampa italiana ha azzeccato le previsioni su un intero Paese schifato o indifferente sul taglio dei parlamentari voluto dai putribondi grillini (e dagli altri partiti che se lo sono rimangiato). Il Paese dei giornaloni è sempre lo stesso: solo che non è l’Italia».
È questo il commento di Marco Travaglio, sul referendum, nel suo editoriale di oggi.
Il direttore del Fatto Quotidiano passa quindi in rassegna alcuni passaggi da articoli delle ultime settimane di alcune note firme del giornalismo italiano:
“Il Pd e il pasticcio del referendum… Disastro incombente” (Stefano Folli, Repubblica, 4.8).
Come no.Traballa. “Il fronte del No fa traballare Conte” (Claudia Fusani, Riformista, 7.8)
“Vincerà il Sì ma senza grande distacco. Bassa affluenza” (Roberto D’Alimonte, Stampa, 28.8).
Ed ecco alcuni titoli dei giornali:
“Nasce la tentazione del No che può distruggere i grillini” (Giornale, 22.8).
Sarà fatto.Solo soletto. “Di Maio in tour per votare Sì. Ma è una traversata solitaria” (Stampa, 24.8).
“Il fronte del No a sinistra dà il via alla mobilitazione. Un’ampia galassia lavora a una mascherina con il logo” (Rep, 24.8).
“Saviano scuote il Pd. Dubbi anche tra gli elettori del Sì. La rimonta del No c’è ed è palpabile, viaggia nelle parole degli analisti più che sui numeri” (Rep, 11.9).