Zangrillo: ‘Fase nuova negli ospedali, il Covid si cura’

“Da qualche giorno gli ospedali vivono una fase nuova”.
Lo ha osservato Alberto Zangrillo, prorettore dell’università Vita Salute San Raffaele, che in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha spiegato che ora negli ospedali “arriva meno gente e i pronto soccorso lavorano meglio, riuscendo a drenare i pazienti tra dimissioni e quelli che devono entrare nei reparti. Nello stesso tempo aumenta però il numero dei guariti, perché questa è una malattia che si cura”.
“Ci sono stati giorni complicati, con una sorta di imbuto. Ora però assistiamo ad un’evoluzione importante anche per quanto riguarda i malati più gravi. Molti quadri clinici evolvono meglio e prima rispetto alla scorsa primavera”, ha aggiunto Zangrillo.
Covid, Zangrillo: ‘Letalità record in Italia? Distorsione della realtà’
Qualche giorno fa “sul ‘Corriere della Sera’ l’Italia” è stata “indicata in modo negativo, sulla base di un database e non di una ricerca strutturata secondo regole scientifiche, come il terzo Paese al mondo per letalità da Covid”.
Così Alberto Zangrillo, prorettore dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commentando i dati resi noti dalla Johns Hopkins University in merito al numero dei contagi confermati, dei morti e dei guariti da Covid-19 nei vari Paesi.
“È sorprendente come non venga tenuto in alcun conto un dato che costituisce il nostro orgoglio di italiani – ha detto lo specialista all’Adnkronos Salute – Il Belpaese ha una principale caratteristica, credo positiva: la longevità” ha fatto sapere Zangrillo.
“In Italia la percentuale di ultrasettantenni è del 17 per cento, contro circa il 10 per cento del resto d’Europa. Ed è noto che Sars-CoV-2 colpisce in modo letale soprattutto la popolazione anziana. Secondo motivo per considerare una fake news quella di cui stiamo dibattendo: l’indice è calcolato in base al rapporto fra morti e numero di positivi, ed è noto a tutti che durante la cosiddetta prima ondata il numero di persone tracciate come positive al Sars-CoV-2 in Italia, primo Paese occidentale colpito, è stato drammaticamente sottostimato” ha osservato.
Per Zangrillo, “basterebbero questi due dati significativi a indicare la grave distorsione della realtà. Ma è bene aggiungerne un altro: la modalità di trasmissione dei dati statistici da parte delle Regioni all’Istituto superiore di sanità – ha sottolineato – è gravata da un fisiologico ritardo, che rende ogni conclusione in merito del tutto inopportuna e intempestiva”.
Tutto ciò “ovviamente viene dichiarato a difesa del nostro sistema sanitario nazionale, nella consapevolezza del grave momento che stiamo vivendo, ma a difesa della verità spesso calpestata per fare clamore. Con la scellerata e irresponsabile conseguenza di rovinare irreparabilmente la vita ai nostri anziani, e non solo” ha concluso l’esperto.