Caso Morra, Flati (M5S): «Ho firmato un’interrogazione in Commissione di Vigilanza. Quanto successo è gravissimo»

«La RAI è di tutti i cittadini – La RAI è la tv di Stato, è di tutti i cittadini, che meritano quindi di ricevere chiarezza e conoscere la verità.
Lo stop alla partecipazione di Nicola Morra alla trasmissione Titolo V, di Ra3, non può finire nel nulla. Proprio per questo, ho firmato un’interrogazione in Commissione di Vigilanza. Quanto successo è gravissimo».
Lo ha fatto sapere con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook la deputata del Movimento 5 Stelle, Francesca Flati.
«Un programma televisivo non può censurare così un portavoce dei cittadini, un rappresentante delle istituzioni, un Senatore della Repubblica Italiana. La RAI ha già dichiarato che metterà a disposizione altri spazi televisivi, ma dovrà comunque chiarire ogni aspetto della scelta fatta. Non ci fermeremo finché non avremo chiarezza!» ha concluso Flati.
Rai, la petizione di Lannutti (M5S): «Dimissioni Salini (Ad), Di Mare (direttore Rai3) per l’odiosa censura a Nicola Morra»
Il senatore del Movimento 5 Stelle Elio Lannutti ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere che l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini ed il direttore di Raitre, Franco Di Mare, «vengano sollevati con urgenza da tutte le cariche che ricoprono» per «l’odiosa censura a Nicola Morra».
«Venerdì 20 novembre 2020, RaiTre (pagata col canone dei cittadini) ha annullato la partecipazione di Nicola Morra, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, invitato precedentemente nella trasmissione TITOLO QUINTO, per parlare della questione Calabria e dell’arresto del Presidente del Consiglio Regionale calabrese Domenico Tallini, esponente di Forza Italia, segnalato come impresentabile prima delle elezioni dalla stessa Commissione Antimafia, il più votato alle elezioni regionali, posto ai domiciliari il 19 novembre 2020 su ordine dei magistrati, con l’accusa di “concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso”. La Rai, finanziata principalmente dal canone dei cittadini sulle bollette elettriche, come risulta dal bilancio di esercizio relativo al 2019, ha avuto ricavi per 2,483 miliardi di euro (+3,2% sul 2018), composti da 1,798 miliardi di canone (+2,3%), 540,2 milioni di raccolta pubblicitaria (-1,8%) e 144,4 mln di altri ricavi (+49,8%) relativi a compensi per i doveri di servizio pubblico, azienda tra le più lottizzate d’Italia, si è spesso macchiata di faziosità e discriminazione nell’esercizio del servizio pubblico di informazione, in merito a numerosi episodi riguardanti la programmazione diffusa dalle tre reti generaliste (Rai1,2,3), con l’Autorità per le Garanzie delle comunicazioni che ne ha accertato il mancato rispetto dei principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo», ha spiegato Lannutti.
«La Rai ha censurato Nicola Morra, dopo aver consentito la presenza di personaggi discutibili in alcune trasmissioni di punta, mentre proprio in questi giorni, incurante dell’apologia di fascismo, consente a Bruno Vespa di reclamizzare il suo ultimo libro sulle ‘virtù’ di Benito Mussolini», ha fatto notare il senatore 5Stelle.
«Poiché la censura ‘last minute’ a NIcola Morra, in ossequio ai desiderata del centro-destra, configura gravissime violazioni, sia di ordine democratico che costituzionali, i sottoscritti firmatari chiedono che l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini ed il direttore di Raitre, Franco Di Mare, vengano sollevati con urgenza da tutte le cariche che ricoprono», ha concluso Lannutti