“Io non so quello che sia successo con il piano pandemico dell’Oms sull’Italia, con data 2006 poi aggiornato al 2016, pubblicato e poi cancellato. In totale tranquillità dovrebbe rispondere Ranieri Guerra e spiegare la questione. Anche su quel piano, comunque, ci sono spunti interessanti, ho letto tutte e 102 le pagine del report. Parliamo di un piano pandemico anti influenzale che avrebbero sicuramente potuto aiutare anche per il covid”.
Lo ha detto il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri a ‘Non è l’arena’ su La7.
Ha aggiunto che “il piano pandemico è del 2006, quindi un po’ vintage sicuramente” ma “anche se vecchio, c’era. Temo che in alcuni ospedali, almeno in alcune aree, il piano pandemico non sia stato declinato con protocolli ed esercitazioni”.
In un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, ha scritto: “l’ultimo Dpcm, che impone misure specifiche sul territorio nazionale per il periodo natalizio, non è stato fatto con leggerezza ma con dolore, perché è evidente quanto sia forte il desiderio di ognuno di noi di voler trascorrere le festività con i propri cari. Dietro queste regole, però, c’è il nostro futuro e la volontà di tracciare una strada in discesa a partire da gennaio”.
“So che ci viene richiesto un grande sacrificio, ma dobbiamo resistere ancora un po’ per non vanificare i risultati sin qui raggiunti, ricordando quanti hanno perso la battaglia contro il virus e quanti soffrono di patologie non covid che non riescono ad accedere alle cure a causa del sovraccarico degli ospedali” ha fatto presente.
“Spero che quest’anno, che ci ha messo così a dura prova, ci faccia ritrovare il senso di comunità, riscoprendo il dialogo e l’aiuto reciproco. Questo significa anche capire le esigenze del personale del SSN impegnato in prima linea nella lotta al covid, professionisti sempre sorridenti e forti davanti ai pazienti, che portano dentro il dolore per tutto ciò che vedono e piangono in silenzio senza parlarne con nessuno. Rispettiamo queste donne e uomini, che soffrono e vivono le malattie come se fossero proprie, usando buonsenso, rimanendo quanto più possibile a casa e rispettando le regole” ha concluso.