«Giuseppe Conte e Giorgia Meloni: la differenza tra chi fa i fatti e chi invece solo propaganda – Giuseppe Conte e Giorgia Meloni. Il primo, “colui che fa”, la seconda, “la disgregatrice”. L’autorevole sito politico.eu sceglie queste due categorie nella classifica del 2021 per posizionare il nostro Presidente del Consiglio e la leader sovranista di Fratelli d’Italia».
Così su Facebook l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Mario Furore.
«Se l’Italia è troppo grande per fallire, – scrive il giornale – Giuseppe Conte è l’uomo che l’Europa spera sarà in grado di continuare a sostenerla. Il professore di legge diventato primo ministro deve affrontare una serie di minacce che sconvolgerebbero anche un politico esperto. A casa, deve gestire la sua coalizione di governo respingendo gli attacchi di ambiziosi di destra. All’estero, deve rassicurare i governi dell’Unione europea scettici sul fatto che questa volta, per davvero, l’Italia metterà insieme il suo atto finanziario».
«Al contrario – fa notare Furore – leggete cosa scrivono su Giorgia Meloni: “In qualità di leader recentemente incoronato dell’estrema destra europea, Giorgia Meloni sembra pronta a diffondere la sua capacità di distruggere senza autodistruggersi in tutto il continente […] Meloni è felice che l’Europa sia una vacca da reddito, a patto che non ci siano vincoli. Anche se l’Italia ha un disperato bisogno dei soldi dell’UE per il Recovery, sostiene il veto dell’Ungheria e della Polonia all’assistenza che arriva con troppe condizioni”».
«Questa è la differenza tra chi, con la Politica con la P maiuscola cambia in meglio il destino di questo paese e chi, invece, viene ricordata all’estero unicamente tra i disgregatori d’Europa. Quello di Giorgia Meloni è un primato tutt’altro che invidiabile visto che i suoi alleati polacchi hanno messo il veto al Recovery Fund che dovrebbe portare in Italia oltre 209 miliardi di euro. A Bruxelles stanno iniziando a capire di che pasta è fatta la Meloni e per fortuna lei è all’opposizione sia in Italia che in Europa», ha concluso l’eurodeputato 5Stelle.
