“Il prossimo inverno senza ricorrere al lockdown potremo vivere una situazione di normalità”.
Lo ha detto in conferenza stampa Ugur Sahin, il fondatore della Biontech, azienda tedesca, una delle prime ad aver realizzato un vaccino anti-coronavirus.
Alla conferenza stampa erano presenti anche Angela Merkel e il ministro della Salute Jens Spahn.
“Speriamo che nei prossimi giorni potremo distribuire i vaccini in tutti i paesi”, ha continuato Sahin, sottolineando che tre fattori hanno consentito il successo di Biontech nell’ottenere un vaccino anticovid “in soli 11 mesi”, ovvero “la ricerca di lungo periodo”, “una squadra fantastica”, con scienziati di diversi paesi del mondo, che hanno lavorato “anche nei weekend”, e “la collaborazione internazionale”.
“Abbiamo capito che, da sola, la nostra piccola impresa non poteva procurare miliardi di dosi di vaccino”, ha spiegato Sahin, ecco perché è stato deciso di collaborare “con un partner come Pfizer, e con tutta una serie di altre imprese”, inoltre le sovvenzioni statali sono state importanti, ha convenuto, “ci hanno procurato la fiducia degli investitori”.
Sahin ha spiegato che Biontech lavorava da decenni alla ricerca di una terapia del cancro attraverso la stimolazione del sistema immunitario con l’Rna; il metodo che è stato applicato ai vaccini anticovid messi ora sul mercato. “Una ricerca efficace, che possa salvare vite, dura sempre almeno venti anni”, ha concluso.
Alla domanda della cancelliera, in merito ad una data in cui Biontech abbia deciso di affrontare la sfida del vaccino contro il coronavirus, la co-fondatrice Oezlem Tureci ha risposto “il 24 gennaio”.
La cancelliera ha inoltre dichiarato: “Sahin spiegò all’equipe di ricercatori che c’era il rischio di una pandemia” e l’impresa si mise subito al lavoro. “Quando vediamo quante persone muoiono al momento con il Coronavirus, sappiamo quante persone potranno essere salvate” dal vaccino. La Merkel ha aggiunto di essere lieta che prossimamente si potrà iniziare a vaccinare la popolazione con l’autorizzazione europea.