“‘È uscito fuori di tutto e di più. Il problema sono questi dieci milioni’.
‘Lui mi diceva che li c’è un manager che è un leghista, uno della Lega, all’interno di… come si chiama, la società…’.
È un’intercettazione ambientale tra due manager di Sparkasse in cui emerge preoccupazione a proposito di quanto stanno pubblicando i giornali sullo scandalo leghista dei 49milioni.
I magistrati liguri indagano per l’ipotesi di riciclaggio:
10 dei 49 milioni, sottratti ai cittadini dalla Lega, sono finiti dalle casse de partito in un un conto altoatesino della Sparkasse, da cui partono per essere investiti nel Granducato e poi ritornare parzialmente in Italia”.
Così l’esponente M5S Dario Violi in un post sulla propria pagina Facebook.
“La Sparkasse è una società di gestione del risparmio controllata dalla provincia autonoma di Bolzano, retta da un’alleanza tra Svp e Lega.
Il conto è stato aperto dal Carroccio alla Sparkasse nel 2013;
viene svuotato nel giro di 6 mesi, fino ad essere chiuso.
Nel 2016, 3 anni più tardi, su un conto deposito detenuto da Sparkasse in Lussemburgo, viene accreditato un investimento dell’ammontare di 10 milioni di euro.
Soldi che Sparkasse ha sempre rivendicato come propri e non riconducibili alla Lega”, ha spiegato Violi.
“‘Ma ti rendi conto che puoi dire che nel 2014, nel 2016, il bilancio della banca era falso? Tu quei fondi li hai messi dentro come fondi di proprietà. Se viene fuori che non lo sono vuol dire che il bilancio è falso’.
Nel 2018 la richiesta di rientro in Italia di 3 milioni di euro dell’investimento iniziale,
proprio in prossimità del sequestro dei conti leghisti (che ammonta proprio a 3 milioni di euro e avviene nel settembre del 2017) e delle elezioni politiche di marzo.
Ancora dalle intercettazioni:
‘Il problema è questo… è uno… il collegamento… il collegamento è Brandstätter (attuale presidente di Sparkasse)’
Nominato al vertice della banca nel 2014 è il ‘collegamento’ che sembra impensierire uno dei broker.
‘Credo che sia ancora con Aiello, in quello studio a Milano… ‘
I legami tra Aiello, Brandstätter, Sparkasse e la Lega sono parecchi.
Nel 2013 il carroccio era difeso dallo studio legale Aiello-Brandstätter.
Lo stesso Aiello, fino all’inizio del 2015, ha presieduto l’organismo di vigilanza della banca altoatesina.
E Maroni quando nel 2018 ha lasciato il Pirellone per tornare alla sua antica professione, l’avvocatura, ha ricominciato ad esercitare proprio nello studio di Aiello”, ha concluso il pentastellato.