Vaccini Covid a figli e parenti: ‘Ma tanto li avrebbero buttati’

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Martedì 5 gennaio a Baggiovara, nella sessione di vaccinazioni anti-Covid per il personale sanitario modenese, alcuni parenti degli operatori sanitari sono stati vaccinati, infrangendo il protocollo previsto.

La dottoressa Silvana Borsari, referente unico per la campagna vaccinale anti-Sars-CoV-2 per la provincia di Modena, ha parlato di un “episodio spiacevole”, “sicuramente un errore che non si ripeterà”, ma “accaduto in assoluta buona fede” nella pressione e consapevolezza di non “poter sprecare nemmeno una dose di questo prezioso vaccino”. Inoltre, i protocolli sono stati già rafforzati per evitare che l’errore possa ripetersi.

Il Commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, in conferenza stampa invece ha detto: “C’è un reato supremo di cui non deve occuparsi per forza il codice penale, è il reato contro la salute e la morale”.

L’Azienda sanitaria ha raccontato che “quando alla fine della giornata di vaccinazione rimangono alcune dosi già ricomposte, poiché la loro durata è di sole sei ore e non possono dunque essere utilizzate il giorno successivo, vengono contattati operatori sanitari che hanno dato la disponibilità ad essere vaccinati (persone già presenti in ospedale oppure già prenotate in altre giornate) al fine di non sprecare nessuna dose. Questa è la procedura, già chiaramente esplicitata a tutti, stabilita nell’ambito del gruppo di lavoro per un utilizzo efficiente delle dosi, nel rispetto delle indicazioni ministeriali: non sprecarne nessuna invitando alla somministrazione persone aventi diritto al vaccino. Quanto avvenuto ieri, dunque, non risponde ad alcuna direttiva o indicazione fornita dall’Azienda”.

“A fine seduta vaccinale pomeridiana, avendo espletato la procedura prevista e avanzando ancora alcune dosi inutilizzate, alcuni operatori al lavoro nel punto vaccinale, in totale autonomia, hanno pensato di contattare alcuni propri congiunti, con l’idea di non sprecare dosi che non avrebbero potute essere utilizzate il giorno successivo. Appena venuti a conoscenza di ciò, gli altri professionisti presenti hanno subito informato il responsabile del Punto vaccinale e la Direzione aziendale, che hanno dato perentorie indicazioni di bloccare immediatamente qualsiasi iniziativa in tal senso. Purtroppo però i vaccinatori, assolutamente non al corrente di quanto stava accadendo, avevano già somministrato alcuni vaccini. Dunque si è venuti a conoscenza che le persone contattate non erano tra gli aventi diritto soltanto a vaccinazione già avvenuta”.

Oltre all’’istruttoria urgente dell’azienda sanitaria, i carabinieri del Nas di Parma hanno avviato indagini, si tratta di accertamenti preliminari.

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