Distribuivano i pacchi alimentari acquistati dal Comune di San Germano Vercellese con fondi economici per l’emergenza covid a chi volevano, e non a chi ne aveva bisogno come famiglie di migranti o anziani non autosufficienti.
La sindaca leghista del Comune di San Germano Vercellese, Michela Rosetta è finita agli arresti domiciliari con l’accusa è di peculato. Insieme alla sindica, anche il consigliere comunale, all’epoca dei fatti assessore, Giorgio Carando il vice sindaco, Maurizio Bosco e due dipendenti comunali. Le altre accuse sono di falsità materiale e falsità ideologica in atto pubblico commessa dal pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e distruzione di beni sottoposti a vincolo culturale.
Secondo gli inquirenti, con i soldi pubblici destinati agli acquisti per i bisognosi, gli indagati facevano figurare anche mazzancolle e capesante che poi portavano a casa per consumarle in famiglia. Inoltre, avrebbero provocato volontariamente il crollo di una chiesa in paese, di proprietà della Soprintendenza, per poterla poi abbattere.
A far scattare le indagini è stata una cittadina extracomunitaria che avendo chiesto di non ricevere prodotti come il prosciutto, non adatti alla sua religione, era stata cancellata dal registro degli aiuti. Anche per questo al sindaco, è stata contestata l’aggravante della finalità di discriminazione ed odio razziale.
Gli investigatori si sono concentrati anche sull’abbattimento della ex Chiesa del Loreto di San Germano Vercellese, sottoposta a vincolo da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali, demolita il 3 febbraio 2020 su disposizione della sindaca, alla presenza degli allora vice Sindaco, Maurizio Bosco, ed Assessore Comunale, Giorgio Carando.
All’epoca venne indicata come una scelta necessaria, a causa del crollo di una porzione della facciata principale dello stabile, avvenuto nel corso della messa in sicurezza da parte della ditta incaricata dallo stesso Comune. Dagli accertamenti è emerso che questo iniziale crollo sarebbe stato appositamente procurato, in accordo con la ditta incaricata, allo scopo di giustificare la conseguente demolizione dello stabile, così da arrecare un grave danno alla Soprintendenza.