Il Corriere della Sera, ha riportato la “formula della frode” individuata per aumentare la bolletta del telefono.
La formula si rifà ai servizi telefonici attivati ad insaputa degli utenti, alla base della quantificazione dei 21,2 milioni sequestrati mercoledì scorso dalla gip milanese Patrizia Nobile a Wind, come “percentuale incamerata per i servizi a valore aggiunto attivati pacificamente con modalità fraudolente” fino al novembre 2018 dalle società produttrici di contenuti Brightmobi e Yoom per il tramite della piattaforma tecnologica dell’azienda Pure Bros.
I due informatici italiani di Brightmobi e Yoom, a cui sono stati sequestrati 12 milioni di euro, hanno aiutato gli inquirenti a decifrare gli intrecci contrattuali che rendono una fonte di guadagno i servizi aggiuntivi: giochi, suonerie, meteo, oroscopi attivati sulla scheda Sim dell’utente tramite banner pubblicitari.
“Riassunta dagli indagati, la formula V=(B/0,45+Y/0,45) mette in relazione il profitto illecito della compagnia telefonica (in questo caso Wind) con quello di produttori di contenuti (come Brightmobi e Yoom)” si legge.
Nell’estate 2020 i pm avevano segnalato all’Agcom che il sistema delle attivazioni fraudolente appariva “praticato allo stesso modo da altri operatori”, e Agcom aveva avviato ispezioni.