Arrestati i genitori del ragazzo che aveva ricevuto la ‘citofonata’ da Salvini. Il leghista sui social: «Il tempo è galantuomo»

«Blitz anti-droga a Bologna. Il tempo è galantuomo. La droga fa male».
Matteo Salvini ha commentato così, sui social, la notizia dell’arresto dei genitori del ragazzo che aveva ricevuto da lui la famosa ‘citofonata’ durante la campagna elettorale per le elezioni regionali in Emilia Romagna.
La cronaca dei fatti è riportata sul sito del “Resto del Carlino”:
«Come anticipato dal Carlino Bologna, sono finiti in manette per spaccio i genitori del diciassettenne (oggi maggiorenne) che, lo scorso anno, aveva ricevuto la famosa “citofonata” da parte del leader del Carroccio Matteo Salvini, durante il suo tour elettorale a poche ore dalle elezioni regionali al Pilastro. I carabinieri, impegnati in un servizio ad alto impatto nel quartiere, sono arrivati nell’appartamento di via Deledda per una perquisizione, dopo aver fermato in strada un trentanovenne che aveva appena acquistato due dosi di cocaina».
«Nell’appartamento Acer in uso alla coppia, anche con l’ausilio delle unità cinofila, sono stati trovati 380 grammi di hashish, 170 grammi di marijuana, 13 grammi di coca, e poi un caricatore con 6 proiettili calibro 9 e altri 8 proiettili, calibro 9 e 22, oltre a 50 colpi a salve, un taser e 340 euro in banconote false e 925 euro “genuini”. Il materiale ha fatto scattare le manette per spaccio e la denuncia per porto d’armi e spendita di banconote false per i due: lei, italiana nata in Svizzera di 58 anni, è finita agli arresti dominiciali. Lui, tunisino di 59, è in cella in attesa di convalida», si legge sul sito del quotidiano emiliano.
Blitz anti-droga a Bologna.
Il tempo è galantuomo.
La droga fa male. pic.twitter.com/fzc9sFzsE5— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 27, 2021