«Fratelli d’Italia non finisce mai di stupirci. Giorgia Meloni ha motivato l’astensione degli europarlamentari di Fratelli d’Italia sul voto al Recovery Fund perché, a detta sua, il suo partito è contratto alla plastic tax. Una motivazione che farebbe ridere se non fosse che il Recovery Fund sia il piano dell’Ue decisivo per risollevare l’economia dei paesi dopo i danni sociali e anche economici causati dalla pandemia. Un’opportunità seria e concreta da non perdere».
Così in un post su Facebook l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle, Mario Furore.
«Di quali tasse parla quindi Meloni? Sono finanziamenti a fondo perduto e prestiti super-agevolati per far correre di nuovo i paesi su binari di sviluppo e innovazione.
Non so se la leader di FDI sia ignorante o semplicemente in malafede. In ogni caso con la sua decisione si schiera di certo non dalla parte dell’Italia e del benessere degli italiani. Noi preferiamo stare con i cittadini, lei con chi vuole stare?» ha concluso.
In un altro post sul social network, Furore ha fatto notare che «al Parlamento Europeo si è tagliato un traguardo estremamente significativo in tema di diritti dei lavoratori. È stata infatti approvata – con 365 voti favorevoli, 118 contrari e 208 astensioni – una relazione che sancisce come il salario minimo sia un rimedio alla disuguaglianza e alla povertà lavorativa».
«In questo modo è stata accolta la proposta della Commissione europea di una direttiva Ue sui salari minimi adeguati.
È una decisione importante che potrà portare a una garanzia per tutti di guadagnarsi da vivere con il proprio lavoro. L’Europa delle uguaglianze in tema dei diritti e di tutela delle diversità di ciascuno.
Adesso ci aspettiamo che dalle parole si passi presto ai fatti con un’iniziativa della Commissione. Come Movimento 5 Stelle sosteniamo e continueremo a sostenere questo percorso per costruire ogni giorno di più una Ue moderna e che sappia guardare al futuro», ha fatto sapere l’europarlamentare 5Stelle.
Il recovery non prevede tasse? Che bello! Niente aumento delle tasse, basta aumentare il prezzo di qualsiasi prodotto e di conseguenza con l’iva lo stato incassa, Quanti prodotti alimentari o no sono aumentati soprattutto quelli fuori dal Paniere dell’ISTAT che prevede aumenti in percentuale di stipendi e pensioni. Anni fa c’erano dentro le sigarette Nazionali cosi dette comuni, ebbene smisero la vendita cosi il paniere era salvo .Ora ci sono pure dentro i monopattini vista la vendita stanno calando i prezzi cosi niente aumenti di pensioni e stipendi. Ma quanto costa il pane, l’0lio, la corrente elettrica ecc.ecc.