Cosa c’è di più normale, quando la democrazia è sostanziale e non formale, che siano gli iscritti di un movimento politico a prendere la decisione definitiva in tema di esercizio dell’azione di governo, e cioè una decisione di fondamentale importanza?
Dove sta lo scandalo?
Si vuole irridere e banalizzare e usare lo scherno per il fatto che questo strumento di democrazia diretta dei 5Stelle, Rousseau, sta dominando la scena politica italiana in questi giorni delicatissimi per la vita del nostro popolo.
Sì, se c’è qualcuno che si contorce per la rabbia, noi ringraziamo i 5S di aver innovato anche con questo strumento, con Rousseau, il modo di fare politica in Italia.
Per ora Rousseau è unico, ma non resterà tale e tante saranno le imitazioni.
Ieri sera tutta l’Italia era in attesa di sapere cosa avrebbero deciso gli iscritti al M5S. Vi pare poco?
Il Presidente della repubblica Mattarella era in ansia… il Presidente incaricato ancor di più!
Questa è la democrazia vera… nelle votazioni vere l’esito finale non è predeterminato.
Nell’opinione pubblica e nei media quando si riuniscono gli organi dei partiti deputati per le decisioni importanti non c’è nessuna suspence in attesa dell’esito di quelle riunioni, non ci può essere … perché le decisioni sono già state prese e gli iscritti o loro delegati devono semplicemente ratificarle.
Il punto di capitale importanza è che oggi il Movimento 5 Stelle è al centro dell’attenzione dei protagonisti veri della politica di questi giorni, Mattarella e Draghi, è al centro, a malincuore, dell’attenzione dei media, e soprattutto è al centro dell’attenzione della nostra gente.
Il punto di capitale importanza è che i 5Stelle sono decisivi sull’evoluzione della storia politica del nostro Paese in uno dei suoi passaggi più delicati e forieri di conseguenze per la vita di ciascun italiano.
Ciò che ha apertamente detto Draghi che senza i 5S non può nascere il governo Draghi non fa altro che fotografare dal punto di vista politico questa realtà
Draghi, da persona concreta qual è, è andato al sodo: il suo governo non può nascere senza il Movimento 5S.
Nel Movimento questa consapevolezza è cresciuta.
Coloro che del Movimento sono i responsabili, per cominciare dal garante Beppe Grillo, hanno capito di avere in mano il golden power sulla nascita del nuovo governo.
Gli iscritti hanno avuto in mano questo enorme potere.
Quindi la politica e la democrazia ne ha guadagnato.
Il 59,3 degli iscritti 5S si sono espressi per il Sì al governo Draghi tramite la piattaforma di voto Rousseau. Una maggioranza chiara, ma non schiacciante. Questo aspetto del risultato elettorale mette in risalto la genuinità dell’espressione democratica di questa votazione.
Il fatto nuovo è che il M5S acquisisce una nuova centralità in questa fase politica che inizia il suo corso.
Ci dobbiamo tutti augurare che il golden power che ne deriva i 5S lo usino saggiamente, con equilibrio e per il bene del nostro Paese.
D’altra parte Draghi troverà uno spazio politico adeguato al Movimento 5S nel suo nascente governo per dare allo stesso solidità di prospettive.
Questo atteggiamento di serietà politica del Movimento, augurandoci che lo pratichi, insieme al riconoscimento e al rispetto del suo ruolo da parte di Draghi, insieme alle capacità e alla credibilità dello stesso Draghi a livello internazionale potrebbero segnare per l’Italia l’inizio della risalita dall’abisso.
Sappiamo che c’è stata una discussione abbastanza vivace circa l’opportunità o meno di sentire gli iscritti, ma alla fine non poteva non prevalere, come poi ha nettamente prevalso, quella di sentirli.
Strano, molto strano, la sola presenza, pur se di pochissimi, di chi ha posto questo dubbio, anzi di chi ha osato porre questo dubbio.
Il meccanismo è stato lo stesso usato in tutte le altre occasioni …… diciamo che è stato un referendum di approvazione o disapprovazione dell’operato dei vertici. Un referendum che però decide, come in effetti ha deciso vincolando a questa decisione tutti gli iscritti, prima di tutto i portavoce nei due rami del Parlamento.
Donde il problema?
Mi è sembrata corretta, direi eccellente e prontissima l’idea di far esprimere gli iscritti dopo le dichiarazioni rese pubbliche da Draghi tramite il WWF circa la creazione del nuovo ministero per la Transizione Ecologica.
Così il Movimento 5 Stelle ha ottenuto due importanti risultati:
1) mantiene alto il potere contrattuale con Draghi e lo responsabilizza pubblicamente;
2) ha dato alle votazioni su Rousseau un valore reale e ha responsabilizzato gli iscritti sul merito anziché sull’ideologia.
Ottima scelta.
Si può capire che Mattarella e Draghi abbiano sofferto un po’ di fastidio per questa attesa, ma è impossibile che ignorassero l’ineluttabilità di questo passaggio: dare agli iscritti 5S l’ultima parola era inevitabile. Del resto se ne scriveva apertamente sui giornali, forse anche per esorcizzare, se non impedire questo passaggio.
La cosa buona anche per Draghi è che il giudizio su di lui e sul suo eventuale governo non si è basato sul suo passato – fatto, come tutti, di successi ma anche di drammatici errori – ma sulla sua attuale proposta politica di governo.
In ogni caso il suo standing internazionale e così anche la sua credibilità – la parte buona della sua storia – così sono stati esaltati, mentre hanno perso di consistenza gli attacchi a prescindere e solo per puro ideologismo.
Gli iscritti 5S si sono espressi sul merito dell’attività concreta di governo dando un mandato chiaro ai portavoce.
Una bella lezione di maturità democratica.
Vero gli iscritti hanno votato quasi il 60% si . Ma chi ha votato il movimento nel primo Conte giallo verde erano cittadini non iscritti e per questo non meno attenti a quello che dicevi di voler fare,. Erano ben di più degli iscritti al movimento e non sono stati ascoltati con il voto. Molti probabilmente non sarebbero d’accordo con il non voto al popolo . Il popolo ha diritto ad andare a votare anche se non iscritto ad un partito o ad un movimento.
secondo me la votazione andava fatta non sui sogni di grillo, non sulle dichiarazioni del WWF ma sul programma di governo e sulla composizione del gabinetto dei ministri dichiarati esplicitamente da Draghi. Allora si che sarebbe stata una decisione democratica , di democrazia diretta. Così è solo una presa per il culo, una beatificazione di San Grillo e dei suoi sogni. Io non sono religioso per cui mi dissocio
Falso,totalmente falso il voto su Rousseau perché un vero 5s non avrebbe mai votato un governo con Draghi e con un Beppe Grillo ipocrita che lo ha chiamato Grillino. Caro Grillo,caro Di Maio mi fate solo pena ,avete distrutto il m5s con la vs bramosia di potere:TRADITORI.