«Senza tentennamenti. Senza scorciatoie ma anche senza alchimie propagandistiche. Non inseguiamo le varianti, studiamole; non assecondiamo chi auspica e lavora perché non abbia mai fine».
Lo ha scritto in un post su Facebook Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani.
«Con forza e determinazione in Europa e dappertutto. Senza preclusioni e con lo sguardo dritto all’obiettivo vero: salvare le Persone, tornare alla normalità», ha aggiunto.
«Voglio dire un no netto e chiaro all’utilizzo delle varianti come “ clava politica”.
La scienza sia sempre libera da interessi economici e politici», si legge in un altro post pubblicato nelle scorse settimane.
Nei giorni scorsi il direttore sanitario dello Spallanzani aveva osservato che «i media e i cittadini si sono comportati complessivamente in modo responsabile, c’è il pericolo delle varianti ma finora stiamo reggendo bene».
«Lo dico soprattutto ai miei colleghi: basta terrorizzare le persone» – ha spiegato il professor Vaia – «Quello che dobbiamo fare è continuare a sensibilizzare i cittadini sulle misure igieniche da tenere, ma per il resto la situazione è abbastanza sotto controllo: allo Spallanzani non abbiamo avuto contagi interni, questo dimostra la professionalità degli operatori sanitari».
«I ritardi nella consegna delle dosi sono gravi e inaccettabili: stimo molto il nuovo presidente del Consiglio Draghi, l’Italia deve farsi sentire in Europa. Non è accettabile che ci siano questi ritardi, questi errori e anche accordi paralleli tra stati membri Ue e le aziende produttrici, va contro lo spirito comunitario» – ha continuato il direttore dello Spallanzani – «In questo momento non dovrebbe esserci neanche questo ostracismo da parte delle case produttrici. Io ho avuto il privilegio e la fortuna di essere stato allievo di Albert Sabin, l’uomo che brevettò il vaccino anti-polio e che non ha guadagnato un dollaro dalla sua ricerca per mettere a disposizione del mondo quel bene. Inoltre, auspico accordi anche tra le diverse case produttrici, in modo da poter somministrare anche dosi di vaccino da aziende diverse. I ricercatori dello Spallanzani stanno lavorando al vaccino di ReiThera, ma siamo ancora nelle fasi preliminari della sperimentazione».