«Penso che tutto si risolverà in una bolla di sapone e che farà un gran danno nel rallentare la campagna vaccinale» contro il coronavirus.
Lo ha detto all’Adnkronos Salute Massimo Galli, responsabile del reparto Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, a proposito della decisione dell’Aifa di sospendere in via precauzionale e temporale il vaccino AstraZeneca in tutta Italia in attesa del pronunciamento dell’Ema.
«Questa sospensione «farà un grande danno perché creerà ulteriori incertezze nelle persone. Per poi, con ogni probabilità, risolversi in nulla, a meno che non ci siano dati che non conosciamo», ha aggiunto l’infettivologo.
Quanto all’incendio appiccato come atto intimidatorio al portone d’ingresso dell’Istituto Superiore di Sanità, il professore ha affermato: «purtroppo non mi meraviglio più di tanto perché quando crescono le tensioni e qualcuno ci soffia sopra, i rischi di atti del genere ci sono. Si tratta di una provocazione vigliacca. Tutta la mia solidarietà ai colleghi dell’Istituto superiore di sanità e la mia indignazione per l’accaduto».
Vaccino AstraZeneca, Pregliasco: «L’Aifa ha fatto bene, le mezze misure alimentano dubbi»
Di un altro parere il virologo dell’università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, secondo il quale «lAifa ha fatto bene, le mezze misure alimentano dubbi».
Secondo l’esperto «è giusto fare chiarezza su questo vaccino a bocce ferme, lo stop è una linea comune dei principali Paesi europei».
«A questo punto credo che valga la pena questa sospensione» dell’impiego del vaccino anti-Covid di AstraZeneca in tutto il territorio italiano, «perché in questi casi le mezze misure possono alimentare agitazione soprattutto nei vaccinandi,» ha aggiunto Pregliasco, in quanto «a bocce ferme potrà essere fatta una valutazione più serena».
Il virologo ha infine ricordato che «in questo momento» fra gli eventi gravi segnalati e la vaccinazione «il legame resta temporale, non causale».
prof.Galli vada in pensione perché comincia a perdere colpi e non si rende conto di quello che dice, offendendo i poveri morti per il vaccino.