Covid, prof. Galli: «Probabilmente ci siamo illusi nel weekend. Non so quanto siamo vicini al picco»

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«Non so quanto siamo vicini al picco. Il dato mi sembra ancora troppo stabile. Probabilmente ci siamo illusi nel weekend».

Così il professor Massimo Galli, responsabile del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, intervenendo ad Accordi & Disaccordi, sul canale Nove.

«Se si riaprissero le scuole subito dopo Pasqua, bisognerebbe farlo con una serie di interventi ‘sentinella’. Non si può aspettare che venga segnalato un focolaio, bisogna essere proattivo. Se ne deve discutere a livello tecnico, per quanto riguarda l’utilizzo bilanciato dei test a disposizione», ha spiegato Galli.

«Il sistema a colori è una coperta corta. Quando riapri senza dati stabilizzati, si paga dazio. Poi, se arrivano anche le varianti, le cose diventano più complicate. Aperture e chiusure non possono essere gestite con un timer», ha affermato l’infettivologo.

Quanto al vaccino Sputnik, Galli ha detto: «Inizialmente non c’erano elementi di giudizio. Poi è arrivato un lavoro su Lancet, il vaccino utilizza 2 vettori virali diversi che probabilmente ne aumentano l’efficacia. E’ un vaccino intelligente, stimolante anche dal punto di vista scientifico. Mi auguro che i dati arrivino dove devono arrivare. Dai dati a disposizione, in Russia e anche in Cina la gente vaccinata non è molta. La domanda è: non c’è una potenzialità produttiva in Russia? Non so quanto vaccino ‘pronto’ ci sarebbe se venisse chiesto».

Sulla questione del vaccino Sputnik è intervenuto anche il professor Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’ateneo cittadino, secondo il quale si tratta di «un vaccino innovativo, ma i vaccini a vettori virali hanno una ripetibilità limitata: difficilmente lo stesso vettore può essere usato contro le varianti. I vaccini a vettori hanno limiti contro le varianti».

«Arrivare a 500mila vaccini al giorno è una scalata. In Inghilterra hanno mobilitato infermieri, medici di famiglia, pediatri. Serve lo sforzo corale di un popolo», ha spiegato. Per impiegare Sputnik, serve l’Ok dell’Ema, che «non agisce per moto proprio, ma per proposte che vengono presentate. Se non c’è nessuno che dimostra all’Ema la documentazione necessaria, questa non fa nulla perché non agisce per iniziativa».

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