Palermo, morta per trombosi insegnante vaccinata con AstraZeneca 10 giorni fa: ‘Al momento non si può parlare di alcuna correlazione’

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«Un’insegnante di 46 anni, ricoverata dal 24 marzo in terapia intensiva al Policlinico ‘Paolo Giaccone’ di Palermo per una trombosi, è morta nel reparto di Rianimazione dell’ospedale palermitano».

Lo riporta Rainews.

«La docente era arrivata al Policlinico circa una settimana dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, “in condizioni molto critiche con trombosi profonda estesa e una storia anamnestica – spiegano dall’ospedale – nella quale è presente anche una somministrazione vaccinale, proveniente dall’ospedale Buccheri La Ferla”. Trasferita in terapia intensiva “in disfunzione multiorgano”, nonostante i trattamenti e le cure prestate dai sanitari l’insegnante è morta questa mattina. L’Agenzia italiana del farmaco ha recentemente dichiarato che non ci sono prove scientifiche della correlazione tra il vaccino AstraZeneca e i decessi causati da trombosi. Il Policlinico di Palermo ha segnalato come da prassi il caso all’Aifa e alla magistratura», si legge sul sito di Rainews.

«La correlazione fra la morte della donna e il vaccino non è per niente scontata. L’autorità giudiziaria farà i necessari accertamenti, ma al momento non si può parlare di alcuna correlazione», ha dichiarato Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid a Palermo.

«Cinzia Pennino» si legge sul Gioarnale di Sicilia «insegnava Scienze all’istituto Don Bosco di Palermo. Era molto apprezzata da colleghi e studenti e non solo come docente. I colleghi la descrivono come una “persona solare, sempre allegra e disponibile con tutti”. “Un vulcano di bontà e amore, che era capace di diffondere ovunque andasse”. Da molti anni era impegnata nel volontariato, soprattutto nel centro salesiano Santa Chiara dell’Albergheria e nel Vis, con cui ha partecipato a diverse missioni in Africa, nei villaggi poverissimi del Senegal».

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