Riaperture dopo Pasqua, Zangrillo d’accordo con Salvini: «Assolutamente sì»

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Riaperture dopo le vacanze di Pasqua? Assolutamente sì.

È il parere di Alberto Zangrillo, primario di terapia intensiva e rianimazione dell’Irccs San Raffaele di Milano e prorettore dell’università Vita-Salute.

Il medico ha espresso la sua opinione rispondendo ad un tweet del leader della Lega, Matteo Salvini, che in un post sul social network ha scritto: «Se dopo Pasqua, fra dieci giorni, la situazione sanitaria in tante città italiane sarà tornata tranquilla e sotto controllo, secondo voi sarà giusto riaprire bar, ristoranti, scuole, palestre, teatri, centri sportivi e tutte le attività che possano essere riavviate in sicurezza? Secondo me sì. Correre con vaccini e terapie domiciliari, e appena possibile riaprire in sicurezza: il “sostegno” più utile e importante, è tornare al lavoro».

La replica di Zangrillo è stata breve ma secca: «Assolutamente sì».

Ieri Pierpaolo Sileri, sottosegretario 5Stelle alla Salute, ha detto in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ che facendo un ultimo sforzo «se il diavolo e le varianti non ci mettono le corna, da maggio tutta l’Italia sarà in giallo e qualche Regione anche in bianco».

Le vaccinazioni «stanno aumentando e dobbiamo dare il tempo di raggiungere una quota sufficiente di persone. A metà aprile 14-15 milioni di persone avranno ricevuto almeno una dose». Il 50% degli anziani «a ricevuto almeno una dose e il 23% la seconda. È chiaro che ci sono squilibri tra Regioni, ma tra due settimane il 50% avrà ricevuto le due dosi e l’80% una dose». La Lombardia ha avuto problemi ma «ha già vaccinato un milione di anziani tra 70 e 79 anni. La percentuale è bassa ma il numero è cospicuo», ha spiegato Sileri.

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