“I contratti attivati attraverso call center e porta a porta sono oltre che meno trasparenti anche più costosi per l’utente finale, rispetto alle attivazioni online, che portano invece in media a un risparmio di 200 euro annui sulle bollette”.
Lo ha spiegato a Business Insider Italia Marco Tricarico, fondatore della piattaforma fintech Switcho.
“Gli operatori – ha aggiunto – ti contattano e provano a convincerti che le voci di costo della tua bolletta sono troppo alte. E che loro hanno soluzioni più economiche. In verità, spesso fanno proposte commerciali poco chiare e danno informazioni fuorvianti. E chi cede alle tante telefonate, rischia di ritrovarsi con utenze più salate o meno vantaggiose”.
“Vediamo due trend: da un lato, la nascita di nuove società e la moltiplicazione delle offerte, nell’ottica di sfruttare il momento in cui il mercato diventerà libero; dall’altro, un continuo e costante uso di mezzi telefonici (visto che ora il porta a porta è ostacolato dall’emergenza sanitaria) per proporre nuove offerte, spesso poco chiare, ai potenziali utenti”, ha detto ancora l’esperto, sottolineando che “queste cattive pratiche ci sono da tempo e sono destinate ad aumentare, anche se sono stati fatti dei tentativi per arginare il problema. Un esempio, ancora in via di approvazione, è l’estensione anche ai numeri cellulari del regolamento relativo al Registro pubblico delle opposizioni, valido ora solo per i numeri fissi: si tratta di un elenco pensato anche per combattere il fenomeno del telemarketing indesiderato, in cui ogni cittadino può richiedere di registrare il proprio numero per non ricevere più chiamate commerciali”.
“Al di là del fastidio procurato e dell’eccessiva insistenza, il problema non è solo il costo più alto pagato dall’utente, ma anche la scarsa trasparenza di tutto il processo. Il sistema di vendita per telefono o porta a porta prevede il coinvolgimento di molti soggetti: il fornitore, tipicamente, dà un mandato di vendita a un’agenzia, che è l’incaricata di procacciare i nuovi contratti; quest’ultima, a sua volta, riconosce delle provvigioni al singolo agente per ogni nuovo contratto concluso. Una struttura pesante, i cui costi, alla fine, sono a carico dell’utente finale, con un ricarico sul prezzo della materia prima che pesa fino al 30 per cento in più” ha detto ancora Tricarico.