Recentemente, sono stati criticati alcuni parlamentari che avevano incassato il bonus per le partite Iva, sepur legittimamente. Il garante della privacy aveva multato l’Inps, perché i nomi dei parlamentari non sarebbero dovuti trapelare.
L’accaduto potrebbe ripetersi perché con il decreto Sostegni varato dal governo Draghi, gli aiuti per le attività economiche potrebbero arrivare anche a chi, oltre a una partita Iva che rientra nei requisiti del decreto, ha anche un lavoro dipendente o un reddito da pensione.
Per delimitare i beneficiari, non verrebbe tenuto conto del reddito complessivo dei contribuenti, dunque i sostegni potrebbero arrivare anche a chi non ne ha bisogno per sostenere i costi della propria attività e arrivare alla fine del mese. Nel decreto non ci sono limitazioni che escludono dipendenti e pensionati, e anche l’Agenzia ha chiarito che per ora non ci sono esclusioni di questo tipo.
Il problema da maggio scorso non si era più posto perché i decreti ristori avevano escluso in gran parte i professionisti, come notai, avvocati, giornalisti, eccetera.
Un anno fa, i primi bonus del governo Conte andarono anche al 10 per cento delle famiglie più ricche d’Italia. Oggi invece si accede agli aiuti solo se si dimostra la perdita di fatturato.