Covid, prof. Galli: «Mi duole dirlo, ma sulla pandemia Draghi non ne ha azzeccata una»

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«Mi duole dirlo, perché su Mario Draghi, come milioni di italiani, riponevo molte aspettative, ma sulla pandemia non ne ha azzeccata ancora una», dichiara Galli. E ora «eccoci qui a dare un segnale di riapertura generalizzata mentre le infezioni attive nel Paese sono tra il mezzo milione e il milione. E queste sono stime conservative: non tutti i positivi fanno il tampone e scoprono di esserlo».

Lo ha detto Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco e dell’università Statale di Milano, in un’intervista al ‘Fatto Quotidiano’.

«Il punto» ha spiegato Galli «è che con l’annuncio di venerdì è stato dato un messaggio di “liberi tutti” che proprio non ci potremmo ancora permettere. Almeno fino a una migliore copertura dei settantenni con la prima dose e degli ottantenni con la seconda. Mi sembrano obiettivi ancora lontani».

«Temo la diffusione dell’infezione. Abbiamo per mesi giocato coi colori e in Sardegna abbiamo recentemente visto il risultato più impietoso passando in pochissimo tempo dal “bianco” al “rosso”. E ora eccoci qui a dare un segnale di riapertura generalizzata mentre le infezioni attive nel Paese sono tra il mezzo milione e il milione. E queste sono stime conservative: non tutti i positivi fanno il tampone e scoprono di esserlo», ha detto ancora l’infettivologo.

Quanto alle vaccinazioni Galli ha affermato: «Da qui al 26 aprile al trotto attuale avremo tre milioni e mezzo di nuovi vaccinati a esagerare, quindi 17 milioni in tutto. Il che significa non arrivare neppure a trenta dosi ogni cento persone. Per capirci, nel Regno Unito sono a sessanta dosi ogni cento persone. E risultati importanti si ottengono quando vengono superate le cento dosi ogni cento persone perché vuol dire che si è già partiti con i richiami».

Sul caso Astrazeneca, Galli ha osservato che «abbiamo avuto un allineamento passivo su posizioni internazionali che non ci potevamo permettere visto lo stato della diffusione del contagio in Italia».

1 COMMENT

  1. Condibido: i primi negazionisti sono Meloni e Salvini per tutta l edtate 2020 n propaganda assieme a Forza Nuova e anarchici.
    Più di 120.000 decessi in un anno. Mai una parola da parte loro per le famiglie e il comparto sanitario sotto pressione! VERGOGNA IMMANE

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