Bari, arrestati per corruzione il giudice De Benedictis e un avvocato

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Il gip del tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis e l’avvocato penalista barese Giancarlo Chiariello sono stati arrestati stamane con l’accusa di corruzione.

Stando a quanto emerso dalle indagini – riporta ‘Il Fatto Quotidiano’ – «il legale avrebbe consegnato il denaro al giudice presso la sua abitazione, in studio o anche all’ingresso di un bar vicino al nuovo Palazzo di Giustizia di Bari. Gli inquirenti sostengono che De Benedictis ha emesso provvedimenti “de libertate” favorevoli agli assistiti dell’avvocato, in gran parte appartenenti a famiglie mafiose o legate alla criminalità organizzata barese, foggiana e garganica. Nell’inchiesta sono indagate infatti numerose altre persone, nei confronti delle quali sono in corso perquisizioni».

«Secondo l’accusa, i detenuti, potendo contare sull’accordo corruttivo tra il giudice e l’avvocato (circostanza peraltro nota da tempo nell’ambiente criminale stando a quanto riferito dai collaboratori di giustizia), in cambio del pagamento di tangenti sarebbero riusciti ad ottenere provvedimenti di concessione di arresti domiciliari o remissione in libertà, pur essendo sottoposti a misura cautelare in carcere per reati anche associativi. La procura di Lecce sostiene che in questo modo i detenuti sono riusciti a rientrare nel circuito criminale, con “indubbio vantaggio” proprio, del difensore e delle stesse organizzazioni criminali», spiega Il Fatto.

Come riferisce la Gazzetta del Mezzogiorno, «il magistrato – noto collezionista di armi – era stato accusato di essere in possesso di un’arma da guerra (una carabina) che non poteva essere detenuta. Nel marzo 2018, però, la Cassazione lo aveva definitivamente assolto, annullando senza rinvio la condanna a due anni di reclusione (pena sospesa) inflittagli dalla corte d’Appello di Lecce».

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