Ruggiero (M5S): ‘Arriva il ricorso del senato per bloccare il ripristino dei vitalizi’

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“Noi non molliamo. La segretaria generale del Senato, Elisabetta Serafin, ha impugnato in appello la sentenza scandalosa con cui Lega e Forza Italia hanno ripristinato i vitalizi al corrotto Formigoni & company”.

Lo ha scritto Francesca Anna Ruggiero in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, sottolineando che “l’ultima decisione della Commissione contenziosa conterrebbe diverse anomalìe e, pur di riassegnare la ‘pensione d’oro’ ai politici condannati, avrebbe persino smentito se stessa”.

“Il ricorso del Senato, come avevamo lungamente auspicato, è un’ottima notizia. In una situazione come quella che stiamo vivendo – ha osservato la Portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera – ripristinare un privilegio vergognoso, come hanno fortemente voluto Lega e Forza Italia, con la sola contrarietà del Movimento 5 Stelle, significa dare uno schiaffo in faccia a ristoratori, lavoratori del mondo dello spettacolo, del comparto wedding e di tutte quelle categorie che stanno soffrendo immensamente”.

“Non è giusto e continueremo a batterci perché questi vitalizi vengano nuovamente annullati” ha concluso l’esponente del Movimento 5 Stelle.

Vitalizio a Formigoni, Donno (M5S): ‘Il condannato per corruzione deve ringraziare Salvini e la Lega»

«Il Fatto Quotidiano parla di un assegno da settemila euro al mese per il vitalizio che #Lega e #ForzaItalia hanno ripristinato al “Celeste” #Formigoni che, senza vergogna alcuna, si è affrettato a smentire affermando che prenderà molto meno, come se la condanna definitiva per corruzione che “risplende” nel suo curriculum fosse un dettaglio di cui non tener conto!».

Così su Facebook il deputato del Movimento 5 Stelle, Leonardo Donno.

«Formigoni definisce il MoVimento 5 Stelle “forcaiolo”, come se la battaglia per togliere i vitalizi ai condannati in via definitiva fosse una colpa e non un valore, un tratto distintivo di una forza politica.
Noi non molleremo e lotteremo in ogni sede per ribaltare questa decisione indegna!
A proposito, il segretario della Lega #Salvini, capopartito dei senatori #Pillon e #Riccardi, ha qualcosa da dire su questa vicenda?
Fino ad ora, silenzio assoluto!» ha concluso Donno.

Vitalizio a Formigoni, M5S: «L’organo che ha preso la vergognosa decisione di garantirglielo è composto esclusivamente da esponenti del centrodestra»

«Anche su una questione che coinvolge direttamente i propri datori di lavoro i giornali di destra provano a gettare fango sul Movimento 5 Stelle e sui suoi portavoce. Oggi è il turno di Libero, che tira in ballo la nostra Paola Taverna ovviamente a sproposito.
Vediamo di fare chiarezza, nella speranza (probabilmente vana) che anche i giornali di destra riescano a raccontare la verità dei fatti sulla questione vitalizi».

È quanto si legge in un post sulla pagina Facebook del Movimento 5 Stelle.

«L’organo che ha preso la vergognosa decisione di garantire il vitalizio al condannato Roberto Formigoni si chiama commissione contenziosa del Senato. Questo organo è composto esclusivamente da esponenti del centrodestra. Facciamo nomi e cognomi, per ancora maggiore chiarezza: Giacomo Caliendo di Forza Italia, Alessandra Riccardi e Simone Pillon della Lega. Più due tecnici. Sono loro ad aver preso questa decisione in favore, peraltro, di un esponente storico sempre del centrodestra, garantendo il vitalizio a una persona condannata in via definitiva a 5 anni e 10 mesi per corruzione nell’inchiesta sul caso del San Raffaele di Milano», hanno spiegato i 5Stelle.

«Perché Libero e gli altri giornali di destra non chiedono conto di questo scandalo, reso ancor più grave visto il momento di forte pressione che sta vivendo la sanità pubblica italiana, anche ai propri partiti di riferimento e ai loro leader? Matteo Salvini e Giorgia Meloni twittano e re-twittano su ogni argomento, perché su questo nemmeno una parola?
Forse chiedere di applicare i principi della libera stampa ai giornali di destra è troppo. Ma almeno la dignità di evitare attacchi strumentali su un tema che coinvolge direttamente i partiti di riferimento di questi giornali, quello sì lo pretendiamo», conclude il post.

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