Covid, Galli a Cartabianca: ‘Diciamolo: vogliamo qualche centinaio di morti in più’

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Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco, ieri sera durante un confronto con il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a Cartabinanca ha attaccato il governo sulle riaperture.

“Quello che sento anche da chi siede nel comitato tecnico scientifico è vero, questa è stata una decisione di tipo politico. Diciamo chiaramente che si è disponibili a vedere qualche centinaio o migliaio di morti in più” ha detto l’esperto.

“Siamo ipocriti nell’affrontare i problemi”, ha detto Galli. Subito Bonaccini gli ha chiesto ironicamente di poter parlare e come mai fosse così nervoso. Galli ha risposto: “Ancora con la tecnica del perché sei così nervoso? Ma lei si vergogni. E cerchi di dire le cose che sono vere, non quelle che fanno comodo”.

“Lei sta utilizzando tutte le categorie peggiori che si possono utilizzare. Non è il paese ad essere ipocrita, ma la politica. E guardi che gli italiani se ne accorgeranno. Mi sembra di capire che di tecnico in questa questione c’è stato pochissimo, è stata una decisione politica. Dovete accettare una serie di conseguenze, ma non cercate di dire che possiamo riaprire in sicurezza. Questo non è vero. Prima di riaprire avremmo avuto bisogno (almeno) di altre 15 milioni di dosi” ha aggiunto l’infettivologo.

Galli si riferisce al fatto che Stefano Merler della Fondazione Bruno Kessler, che dal febbraio 2020 studia i numeri dell’epidemia per l’Istituto superiore di sanità, ha fornito al Comitato Tecnico Scientifico un report sulle riaperture. Gli esperti del Cts lo hanno appreso proprio nelle stesse ore in cui Draghi in conferenza stampa parlava di rischio “ragionato” per le riaperture e presentava il decreto 22 aprile.

Il Fatto Quotidiano racconta che Merler spiegava che con l’indice di contagio Rt a 0,72 il 3 aprile, era possibile riaprire meno di un terzo di quanto era stato chiuso senza che il tasso di riproduzione del virus riprendesse a crescere. Secondo Merler “riaperture precoci, entro aprile” anche se Rt resta pari a 1, possono portare a un “costante ma alto numero di morti giornaliere”.

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