«Molti avranno già visto questo video che sta facendo il giro dei social e dei media: un gruppo di cinghiali “strappa” la spesa ad una donna nel parcheggio di un supermercato. L’episodio è avvenuto nella frazione Le Rughe a Formello, un comune di 13mila abitanti in provincia di Roma (area della Città Metropolitana), all’interno del Parco Regionale di Veio».
Lo ha scritto in un post su Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
«La propaganda da campagna elettorale ha trasformato questo video nella solita accusa nei confronti di Roma e della sua Amministrazione. Ci ho pensato molto prima di scrivere questo post ma credo sia giusto fare chiarezza e spiegare come, per legge, viene gestita la fauna selvatica di cui fanno parte anche i cinghiali», ha spiegato la sindaca.
«Intanto precisiamo che Formello è un comune amministrato non da me ma da un sindaco della Lega che, comunque, non ha una responsabilità diretta nella gestione dei cinghiali. La legge prevede che siano le Regioni con le loro amministrazioni a gestire la fauna selvatica. Cosa sta accadendo? Da decenni i cinghiali stanno aumentando in quanto non ci sono più specie antagoniste, altri animali, che ne limitano il numero. Quando c’è un aumento di esemplari, i cinghiali vanno alla ricerca di nuovi territori di caccia e si avventurano anche dove vivono gli uomini e quindi il cibo è più facilmente reperibile: per questo motivo rovesciano i bidoni dei rifiuti o, attratti dall’odore, arrivano nei pressi dei negozi di alimentari.
Questo fenomeno è in corso in tutte le città italiane, soprattutto quelle dove i parchi naturali sono a ridosso dell’abitato. In questi anni non sono stata inerte ma, per superare l’immobilismo decennale che ho trovato, ho proposto e sottoscritto un protocollo con tutti gli enti che, direttamente e indirettamente, hanno la gestione e la tutela della fauna selvatica. Spero che ora questo video possa essere visto e commentato con maggiore consapevolezza da parte di tutti», ha concluso.
queste fake hanno un chiaro intento denigratorio, altro che legge Zan!!!!! Qui necessita una legge che punisca severamente gli individui costruttori di menzogne atte a danneggiare con maldicenza insistente, nel merito o nella reputazione persone degne di rispetto che lavorano correttamente per il bene pubblico.
La campagna condotta nei confronti della sindaca Raggi di Roma é continuamente fornita ai cittadini in modo falso e cattiva. L’attuale sindaca ha amministrato secondo le possibilità avute nonostante l’opposizione fosse schierata contro anche su cose fatte bene. Occorre considerare che governare Roma non è facile . Rispetto gli altri sindaci precedenti ha realizzato cose positive , ma ovviamente non vengono riconosciute dagli avversari e qualche volta anche gli alleati del PD criticano l’operato della Raggi mettendola in cattiva luce (vedi Letta). Adesso tutti concorrono al posto di sindaco di Roma in quanto l’osso é ancora buono da spolpare. Questa é la politica sporca che si attua in Italia, grazie anche ai “giornalai” che scrivono articoli non veri , l’intendo é quello di screditare ad ogni costo non solo la Raggi ma anche tutti gli altri candidati. Tutto ciò lo constateremo alle prossime elezioni. Viva L’Italia ! Sono ancora tanto innamorato del mio bellissimo paese.
il controllo non venatorio della fauna selvatica, anche in aree dove è vietata la caccia, continua a spettare alla Città metropolitana di Roma Capitale in virtù del combinato disposto dell’art 35 comma 2 della legge regione Lazio 17 del 1995 e dell’art 1 della Legge 56 del 2014
il controllo non venatorio della fauna selvatica, anche in aree dove è vietata la caccia, continua a spettare alla Città metropolitana di Roma Capitale in virtù del combinato disposto dell’art 35 comma 2 della legge regione Lazio 17 del 1995 e dell’art 1 della Legge 56 del 2014
trattasi di animali selvatici, Roma Capitale non ha le strutture né le competenze venatorie per affrontare e risolvere il problema, nemmeno può bandire un appalto al fine di ingaggiare associazioni di cacciatori o “accalappia” cinghiali.
Quindi il compito spetta alla Regione Lazio che ha ; con quelle LR 17 e 56 si fa lo scarica barile, questo è uno dei tanti motivi del perché gli apparati politici delle 20 Regioni dovrebbero esser aboliti. Detto francamente, una parte consistente dei 4400 dipendenti della regione Lazio non serve a nulla, come delle altre regioni, dovrebbero essere reimpiegati presso le amministrazioni locali, dove le piante organiche sono sottodimensionate in tutti i settori.
https://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=newsDettaglio&id=3527
Clesippo la Città metropolitana di Roma Capitale è un ente diverso da Roma Capitale. Insisto nel dire che la competenza sul controllo anche selettivo della fauna selvatica è della Città metropolitana ex supervigente art 35c2 LR 17 del 1995. La Regione con LR 4 del 2015 si è attribuita, violando la riserva di competenza di cui all’art 117 Cost. in tema di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, la competenza in ordine alla promozione all’incentivazione ed (invia eccezionale) all’esercizio del controllo ecosistemico. Con la LR 17 del 2015 ha poi tolto alla Città metropolitana, in base alla legge 56 del 2014 ritenendo che la caccia rientrasse nell’agricoltura anziché nella tutela dell’ambiente come affermato dalla Corte Costituzionale, le competenze in materia di caccia ai selvatici cacciabili, tra cui i cinghiali. Concordo con te sul fatto che la Delrio è stata deleteria.
Quando una certa fauna aumenta a dismisura entra in ballo l’arte venatoria e pare che sia compito della legge regionale a disporre una regolata eliminazione della suddetta fauna attraverso la caccia come avviene nel bosco del Circeo; quindi si dovrebbe rivedere queste leggi scaricabarile proprio quando un surplus di animali diventa insostenibile. Aprire la caccia fuori stagione solo per i cinghiali sarebbe il rimedio più semplici, ovviamente facendo una selezione degli animali da abbattere.