«La pandemia è tutt’altro che finita». Il coronavirus «diventerà probabilmente endemico».
Lo ha affermato Peter Piot, microbiologo belga consigliere della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e direttore della London School of Hygiene & Tropical Medicine, presentando venerdì i contenuti principali del report firmato dal panel di 26 esperti che si è riunito per offrire una base scientifica al confronto del Global Health Summit, in corso a Roma.
«La crescente disponibilità di vaccini sicuri ed efficaci ci dà la speranza di mettere la pandemia sotto controllo, con una mortalità molto bassa. Ma la priorità massima è assicurare equità globale dei vaccini, immediatamente», ha spiegato Piot, che insieme agli altri scienziati ha rinnovato l’appello ai «leader ad aumentare i finanziamenti» alle piattaforme globali per l’accesso a vaccini e strumenti per la lotta a Covid «Covax e Act-accelerator».
I rappresentanti del panel hanno parlato di importanza di «investire in ricerca prima, durante e dopo le crisi sanitarie».
«Chiediamo ai leader di rafforzare le capacità produttive di tutte le aree del mondo, finanziando un network stabile di hub regionali di produzione di vaccini e farmaci biologici», hanno agginto.
Nel report «abbiamo tracciato – hanno detto i 26 scienziati, provenienti da tutto il mondo – una mappa per il futuro identificando le aree prioritarie per un’azione immediata: accesso globale equo alle forniture mediche e agli strumenti necessari ad affrontare il Covid-19 e le altre minacce alla salute; ricerca e innovazione; coinvolgimento dei gruppi di ricerca nei Paesi a medio e a basso reddito; sorveglianza integrata delle malattie e condivisione dei dati; ascolto delle indicazioni scientifiche; rafforzamento del personale e dei sistemi sanitari; capacità produttive regionali; fiducia pubblica”, che deve essere coltivata, anche perché messa a dura prova ‘dall’infodemia’, ricordano oggi gli esperti, facendo riferimento a quella cascata incontrollabile di informazioni spesso non verificate e non corrette, che ha caratterizzato questi mesi di emergenza sanitaria. E infine l’elenco delle aree su cui è necessario intervenire si chiude con “governance ben coordinata e salute sostenibile».