Le Foche: «Se tutto va bene nel 2022 la pandemia potrebbe essere dimenticata»

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«Se tutto va bene nel 2022 potrebbe essere dimenticata, grazie ai vaccini che hanno rallentato la circolazione del virus».

Lo ha detto in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ Francesco Le Foche, immunologo clinico del policlinico Umberto I.

«Non ci sarà immunità di gregge se non sarà globale, come ha dichiarato il premier Draghi. I Paesi poveri vanno aiutati non solo per questioni umanitarie. La lotta a un virus pandemico va condotta anche fuori dei propri confini», ha spiegato.

«I no vax stanno diminuendo. La paura del Covid ha portato tante persone a ricredersi e ad accettare la somministrazione delle dosi. Mi auguro che la fiducia nei vaccini in generale non si estingua col Sars-CoV-2 ma resti come una conquista culturale. È una svolta nel panorama delle vaccinazioni paragonabile a quella data dall’anti-vaiolo e dall’anti-epatite B in due epoche diverse. Rifiutare il vaccino è sciocco e irrazionale. Faccio fatica ad avere comprensione nei confronti di chi non capisce l’importanza di questa rivoluzione», ha aggiunto Le Foche.

Alla domanda se veda davvero la fine, l’immunologo ha risposto: «Sono entusiasta perché sono stato testimone di uno degli episodi più felici della storia scientifica. In un anno sono stati compiuti progressi equivalenti a vent’anni. È aumentata ancora di più l’attenzione per lo studio del sistema immunitario di cui si è cominciato a parlare, al di fuori dei contesti scientifici, ai tempi dell’Aids».

La carta verde è una buona tutela per il viaggiatore? «Sarebbe una buona tutela anche se immagino non sia facile arrivare in tempi rapidi a un passaporto europeo. Se vaccinati, si è guariti o si è fatto il tampone 48 ore prima di spostarsi non vedo controindicazioni per muoversi con tranquillità», ha affermato Le Foche.

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