Calabrese (M5S): ‘Gualtieri da settimane continua a ingannare le romane e i romani con le stesse falsità’

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«Gualtieri da settimane continua a ingannare le romane e i romani con le stesse falsità, senza che nessuno si degni di fargli notare almeno le nostre repliche. Quando era ministro dell’economia non ha dato un euro a Roma, né si è mai battuto per ottenere poteri e risorse straordinarie per la Capitale. Gualtieri sa benissimo, da ex ministro, che se Roma negli anni non ha avuto finanziamenti adeguati sulle metropolitane è solo perché lui e coloro che lo hanno preceduto non hanno voluto assegnare alla Capitale le risorse che, invece, senza alcun livello progettuale sono state assegnate ad altre città come Milano».

Così su Facebook il consigliere di Roma Capitale, Pietro Calabrese

«Noi, con un progetto definitivo della stazione Venezia pronto ed un costruttore pronto a partire con la tratta T2 della linea C fino a Clodio, non abbiamo visto il becco di un quattrino. Questo Gualtieri lo sa, d’altronde era ministro, anche deputato eletto proprio nel collegio dove passerà la Linea C, ma non lo dice. Con un sistema che ha fatto di tutto per ignorare le esigenze di Roma, siamo comunque riusciti a ottenere oltre 700 milioni per le funivie e i tram, proprio grazie ai progetti che dice non abbiamo fatto. Un grandissimo successo», ha spiegato l’esponente pentastellato.

«Gualtieri dichiara il falso pure sulla gara acquisto treni. Secondo lui avevamo sbagliato il bando. Peccato che nella realtà il primo bando di quella gara è andato deserto, pertanto non è stato impugnato da nessuno. Significa che sul bando non è stato rilevato alcun vizio. Un’altra menzogna confezionata ad arte senza pudore. Viceversa, per colpa di chi in passato si è divertito a privatizzare le società pubbliche che si occupano del segnalamento ferroviario, oggi ci troviamo con dei privati che possiedono i brevetti dei nostri impianti e sono in grado di mandare deserte le gare. Forse è di queste responsabilità storiche e politiche di cui dovrebbe parlare Gualtieri. Del fatto che grazie alle loro privatizzazioni oggi un treno non può essere consegnato prima di 36 mesi, quando ne avremmo potuti impiegare solo 18, come prevedevamo nella prima gara. Ma questo Gualtieri non lo dirà mai», ha concluso.

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