«I cittadini del Sud sanno bene chi è Vittorio Feltri, l’ex direttore di Libero che qualche tempo fa non esitò ad esclamare in diretta Tv che secondo lui “i meridionali sono inferiori” e che al Governo vedrebbe bene “Hitler”».
Così il deputato del Movimento 5 Stelle, Leonardo Donno, in un post su Facebook intitolato «Lo scandalo di Vittorio Feltri che prima insultava il Sud e oggi è candidato per la Meloni».
«E credo lo sappia bene anche Giorgia Meloni che ieri, mentre annunciava l’ingresso di Feltri in Fratelli d’Italia, si è detta “estremamente fiera” di averlo in squadra, addirittura come capolista a Milano. Allora, se 2 più 2 fa 4, immagino che Meloni condivida e sostenga l’opinione di questo esimio giornalista sul Sud, sui meridionali e su tutte le questioni sulle quali ha espresso il suo “raffinatissimo” pensiero…
Cara Meloni non ti vergogni neanche un po’?!» ha domandato Donno.
«Non venire nel Meridione a chiedere i voti quando candidi certa gente!
Amici miei, questa è la classe dirigente che sta costruendo Giorgia Meloni, e ha pure il coraggio di attaccarci! Senza vergogna.
Io ve lo dico, ve l’ho sempre detto: abbiamo davanti a noi praterie enormi. Con il buonsenso e la determinazione giusta, possiamo andare a prendercele. Forza!» ha concluso.
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Vittorio Feltri si iscrive a Fratelli d’Italia: sarà capolista a Milano
“Sono estremamente fiera di annunciare che il direttore Vittorio Feltri ha deciso di iscriversi a Fratelli d’Italia e che lo abbiamo convinto a guidare la lista di Fdi alle prossime elezioni amministrative” a Milano.
Lo ha annunciato la leader di Fdi, Giorgia Meloni, nel corso della presentazione del suo libro a Milano.
“Conosco Giorgia Meloni da molto tempo, vado d’accordo con lei, non sono appassionato particolarmente di politica ma quando mi ha chiesto la disponibilità a candidarmi, ho detto di sì. Se me lo avesse chiesto qualsiasi altro, non avrei accettato”.
Dopo l’annuncio di ieri, Vittorio Feltri ha commentato con l’Adnkronos come è arrivato a prendere la decisione di iscriversi a Fratelli d’Italia e guidare la lista di Fdi alle prossime elezioni amministrative: “Ho deciso nello spazio di un giorno -rivela Feltri- Anche perché, quando si era fatto il mio nome come sindaco, avevo subito detto di no. Ma come consigliere lo posso fare, non la trovo una cosa così devastante per la mia vita -scherza- Aggiungo un’occupazione ad un’occupazione che ho già. Continuerò a fare il direttore editoriale di Libero, perché il consigliere non è che sta lì tutto il giorno. Non è un lavoro, è una collaborazione”, ha spiegato.
“Io avrei soltanto un paio di obiettivi molto forti: quello di eliminare le piste ciclabili che hanno paralizzato la città, di combattere i monopattini e cercare di restituire a Milano un immagine anche esteriore che sia migliore di quella che è stata disegnata nell’ultimo anno e mezzo con il Covid. Milano in fondo è rimasta la prima città italiana, cerchiamo di ribadirlo”, ha affermato ancora Feltri.
Per il resto, “Milano è una città che funziona, si tratta di farla funzionare meglio. Mi auguro di poter dare il mio contributo se non riuscirò pazienza”. Sarà una città accogliente? “Deve essere accogliente, lo è sempre stata e continuerà ad esserlo ancora di più. Naturalmente, offrendo a chi viene a Milano delle opportunità più allettanti. Questo si può fare”.
Basta non votarlo soprattutto da parte dei meridionali.Poi come uomo è un combattente nato anche se tante cose non le condivido e non lo voterei mai.
ormai è politicamente e culturalmente infeltrito come berlusconi