Variante Delta, Silvestri: ‘In ritirata in Gb senza ombra di lockdown’

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“Variante Delta in ritirata” in Gran Bretagna, “senza neppure l’ombra di un lockdown e con indici di letalità molto bassi”, inferiori di “circa 18 volte” rispetto all’ondata della scorsa stagione autunno-inverno.

Lo ha fatto saper il virologo Guido Silvestri, docente negli Usa alla Emory University di Atlanta, sottolineando che si tratta di “una grandissima vittoria per la scienza”, a dispetto dei “chiusuristi/pessimisti che hanno fatto un tifo indiavolato” per il mutante di origine indiana “nel Regno Unito, sperando che potesse indurre il Paese a nuovi lockdown. In questi ultimi giorni stanno masticando amaro”.

“I nuovi casi di infezione da Sars-CoV-2 – ha detto ancora l’esperto in un intervento sulla pagina social ‘Pillole di ottimismo’ da lui fondata – sono in calo netto (media mobile a 7 giorni, 7-Dma, passata da un picco di 47.120 casi a 32.507, con riduzione del 31 per cento in pochi giorni), e questo senza nessun lockdown, nonostante le loro accorate invocazioni”, riferendosi ai “chiusuristi/pessimisti”.

“Questo perché Boris Johnson si è fidato della scienza ed ha insistito con la pianificata riapertura totale senza ascoltare le solite cassandre che danno i numeri al lotto (vedi la storia dei 1.300 morti al giorno a luglio). Tanto di cappello quindi allo ‘scap’cciat’ di Ten Downing street, che sui vaccini ha certamente fatto la scommessa giusta” ha osservato.

“Detto questo – ha aggiunto Silvestri – è anche importante notare che la letalità calcolata di questa ondata estiva di Sars-CoV-2 ‘a variante Delta’ in Uk sia al momento dello 0,12 per cento, contro il 2,19 per cento dell’ondata dell’autunno/inverno scorso (circa 18 volte minore, e scusate se è poco). È difficile dire cosa esattamente abbia determinato questo drammatico calo di letalità tra le due ondate. Certamente gran parte del merito va alla vaccinazione di massa, ma non è escluso un contributo della stagione estiva, mentre nell’ambiente dei virologi veri (giusto per distinguersi da biologi del sonno ed esperti di culatello) si sussurra che se la Delta è molto efficace a trasmettersi forse è meno brava a causare malattia severa. Oppure che un virus che si diffonde molto velocemente tende a ‘bruciare’ più rapidamente il pool di individui suscettibili all’infezione stessa”.

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