Decreto Semplificazioni, M5S: ‘Stop all’addebito di costi impropri nelle bollette’

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“Il decreto Semplificazioni ha introdotto una norma che tutela gli utenti del mercato energetico, costretti a pagare con le loro bollette somme destinate a coprire debiti non pagati da alcuni venditori di energia”.

È quanto si legge in un post pubblicato dal MoVimento 5 Stelle sulla propria pagina Facebook.

“Grazie a un emendamento del MoVimento 5 Stelle – hanno fatto sapere i pentastellati – a prima firma del capogruppo alla Camera Davide Crippa, ai clienti finali non saranno più addebitati questi costi, che nulla hanno a che fare con i consumi degli utenti ma finora ricompresi alla voce ‘oneri generali di sistema’”.

“Purtroppo le cronache recenti ci hanno dimostrato che questi costi sono tutt’altro che irrilevanti: quasi 500 milioni di debiti di alcuni venditori sono finiti negli oneri di sistema e dunque scaricati sui cittadini. Tutto questo non è ammissibile e d’ora in poi, grazie al lavoro dei nostri portavoce, non avverrà più” hanno assicurato i 5 Stelle.

Il Canone Rai rimarrà in bolletta

Per ora, il canone Rai continuerà ad essere riscosso attraverso la bolletta elettrica.

L’ipotesi di eliminare l’imposta dalla fattura energetica infatti, sostenuta da alcuni esponenti della maggioranza, non trova conferme nell’esecutivo né risulta che sia oggetto di un intervento ad hoc nella bozza del disegno di legge per la concorrenza.

In base alla tabella di marcia dettata dal Recovery Plan inoltre, il disegno di legge per la concorrenza doveva essere presentato entro fine luglio, ma si va verso uno slittamento del provvedimento che arriverà in Cdm a settembre, alla ripresa dei lavori del Parlamento.

Nei giorni scorsi la notizia era stata rilanciata da alcuni rumors di stampa, per esempio il Messaggero spiegava che l’eliminazione del canone Rai dalla bolletta elettrica è “un impegno che il governo ha preso direttamente con l’Europa all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel contratto inviato a Bruxelles e che costituisce il pilastro sul quale si reggono i 200 e passa miliardi di prestiti e sovvenzioni che l’Italia riceverà nei prossimi anni, è stato messo nero su bianco la cancellazione dell’obbligo per i venditori di elettricità, di «raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia»”.

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