“Una tristezza infinita quando i miei colleghi della Lega si dicono contro vaccini e green pass. Io dal Covid ci sono passato e ne porto le conseguenze. Anche se essere no vax è diverso da essere no green pass”.
Lo ha detto Roberto Borsato, 63 anni, consigliere leghista al Comune di Treviso, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Il consigliere, ammalato per il coronavirus per 100 giorni, di cui 64 intubato in terapia intensiva, non ha apprezzato le presenze di esponenti della Lega alle manifestazioni contro il green pass: “Io ragiono con la mia testa, non m’importa degli altri del mio partito. Quando colleghi come Salvini, Pillon, Siri o Borghi esprimono dissenso su vaccinazioni e restrizioni, mi volto dall’altra parte. Una forza politica che sta al governo non può votare piani anti-Covid e poi protestare in piazza”.
Il Covid “mi ha segnato molto: cicatrici sui polmoni, 17 chili persi, stanchezza cronica, perdita di capelli, abbassamento della vista. Ho un piccolo studio di contabilità e fatico a lavorare. Psicologicamente temo di riammalarmi. Sto alla larga dai luoghi affollati, sono attento a mascherine e igiene delle mani. So che cosa significa questo virus e lo testimonio” ha raccontato Borsato.
“Qui in Comune, – ha fatto sapere l’esponente leghista – maggioranza e opposizione sono unite per sostenere le vaccinazioni, ma senza costringere nessuno. Giovedì scorso, 29 su 29, abbiamo affrontato il tema: no obbligo, sì campagna di sensibilizzazione. Faremo un documento a sostegno di comportamenti responsabili”.
Per quanto riguarda il green pass “farei un distinguo” ha detto Borsato, spiegando che “un conto per esempio è l’utilità per andare all’estero, un’altra se vai al ristorante o a berti un caffè. Il piccolo esercente non è nelle condizioni di controllare e gestire la veridicità dei lasciapassare, in più sostiene dei costi. Possono crearsi situazioni incresciose. Ma questo non significa essere no vax. Se uno è contro la vaccinazione, non vuol dire che poi non l’accetti al fine di ricevere il green pass”.