Covid, Bassetti: ‘Basta politicizzarsi, la scienza non deve prendere i voti’

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“Basta politica nella gestione del Covid”.

Lo ha detto Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova.

“Anche avere messo il cappello su alcuni di noi – ha dichiarato all’Adnkronos Salute – da parte di alcuni partiti politici è un errore clamoroso, perché noi siamo gente libera. I politici che hanno voluto mettere il cappello su alcuni medici si devono rendere conto, sia da una parte che dall’altra che la scienza è una materia non democratica. Noi non dobbiamo prendere i voti da nessuno, noi dobbiamo dire alla gente quello che è giusto fare. Noi diciamo una cosa che piace alla scienza, poi se piace a un partito a me non importa. La medicina e la scienza devono essere libere”.

“Io non mi sono mai sposato nessuno, io sono io e sono lo stesso. Oggi Bassetti piace alla sinistra, prima piaceva alla destra – ha osservato l’infettivologo – Ma le mie posizioni sono sempre quelle di coerenza e dalla parte della scienza, poi se oggi piaccio a una parte e non piaccio a un’altra a me non me ne importa francamente niente. Io voglio piacere ai miei pazienti, voglio piacere al mondo scientifico e al rigore scientifico” ha concluso l’esperto.

In un post sulla propria pagina Facebook, l’esperto ha poi scritto che i ricoverati per covid della quarta ondata “in terapia intensiva sono tutti non vaccinati e la loro età media è inferiore di molto ai 50 anni. Questi sono i dati sia genovesi che italiani: se non ti vaccini, metti a rischio la tua salute e la tua vita e quella delle persone che hai intorno, qualunque età tu abbia. La vaccinazione protegge dalla malattia grave. Inoltre, chi da vaccinato si dovesse contagiare non trasmette o trasmette molto meno l’infezione rispetto a un non vaccinato”.

“Grazie ai vaccini- ha continuato l’infettivologo- stiamo vivendo una quarta ondata di contagi e non di casi gravi. In Italia, a fronte di 35.000 contagi a settimana, abbiamo meno di 100 nuovi ingressi in terapia intensiva (poco più dello 0,1% del totale). A marzo, la percentuale superava l’1%. Una riduzione di dieci volte. Speriamo che anche chi è scettico sul vaccino capisca e decida di vaccinarsi”.

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