Per Mario Draghi la «priorità assoluta» è il rientro in sicurezza di tutti gli studenti di ogni ordine e grado, universitari compresi. Ecco perché il premier è convinto che il green pass sia necessario anche per i professori e per il personale scolastico.
Salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, nel decreto che a breve sarà ultimato dal governo ci sarà dunque l’obbligo della certificazione verde, non solo per salire su aerei, treni e navi dall’1 settembre, ma anche per la scuola (studenti esclusi), probabilmente mantenendo la stessa data.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale: «Gradualmente ci si può arrivare, ma procediamo un passo alla volta», ha detto Roberto Speranza, che resta però convinto della necessità di estendere il green pass il più possibile per combattere il virus e la variante Delta.
La stretta non piace alla Lega, che ieri ha depositato in commissione Affari sociali alla Camera ben 916 proposte di modifica sui 1.300 emendamenti complessivi dell’ultimo decreto sul green pass. «Lo stesso numero del Movimento 5 Stelle sulla giustizia», è la giustificazione che arriva da fonti leghiste.
Domani a Palazzo Chigi si riunirà la cabina di regia con i capi delegazione dei partiti e i vertici del Cts, Locatelli e Brusaferro. A seguire, il premier e i ministri Gelmini e Speranza incontreranno i presidenti delle Regioni per avere il via libera alle nuove norme e infine si terrà il Consiglio dei ministri. L’obiettivo è far partire il nuovo decreto insieme al precedente, in vigore dal 6 agosto.
Per ottenere il green pass è necessario essere guariti dal Covid 19, aver fatto un tampone (negativo) nelle 48 ore precedenti o essersi sottoposti ad almeno una dose di vaccino. Occorrerà esibirlo per sedersi al tavolo di un ristorante al chiuso — fanno eccezione i clienti degli hotel — frequentare palestre, piscine, centri termali e altri luoghi dove c’è il rischio di assembramento, come cinema, teatri, sale da concerto, stadi o palazzetti sportivi. Green pass necessario anche per eventi, convegni e congressi.