«Tra le forze politiche c’è chi sceglie le sceneggiate in Aula, chi i provvedimenti concreti. C’è chi gioca con temi delicati come la lotta alla mafia e chi invece la mafia la combatte in modo serio. Anche» ieri, «il Movimento cinque stelle ha segnato la differenza. Il nostro testo sull’ergastolo ostativo è stato incardinato in Commissione giustizia. Una risposta vera, reale, concreta ai rilievi della Corte costituzionale».
È quanto si legge in un post sulla pagina Facebook del M5S.
«Il MoVimento 5 stelle si è fatto carico di metter a punto una proposta di legge che fosse in grado, tenendo conto della decisione della Consulta, di mantenere i doverosi paletti e limiti fortissimi prima di arrivare a concedere benefici penitenziari a quei detenuti che non collaborano con la magistratura. Speriamo che almeno da oggi, i colleghi di Fratelli d’Italia, spesso distratti sui temi della lotta alle mafie, riescano a comprendere cosa stia succedendo davvero. E che magari provino un po’ di vergogna per la cinica, infantile strumentalizzazione di ieri, per la disinvoltura con la quale hanno piegato il tema della lotta alla mafia e persino il sacrificio di uomini come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino alla loro sguaiata, a tratti grottesca narrazione», scrivono ancora i pentastellati.
«La proposta di legge – e non un confuso, generico, propagandistico ordine del giorno, buttato lì mentre si discute di tutt’altro – è pronta.
Già che ci siamo, esprimiamo altri due auspici: il primo è che, una volta messe da parte le fake news e le provocazioni, anche i parlamentari di Giorgia Meloni si decidano a sedersi attorno al tavolo e ad approvare un testo che va incontro ai cittadini e alla giustizia.
L’altro augurio è che, fuori dal Parlamento e dai monologhi a favore di telecamera, Fratelli d’Italia dimostri – con i fatti, stavolta – la stessa grinta e la stessa volontà nella lotta al malaffare, magari cominciando dai territori, da dove spesso emergono le connivenze tra criminalità e politica. Storie inquietanti che coinvolgono, nella maggior parte dei casi, politici della destra», conclude il post.