Trentamila migranti in 7 mesi, uno su 4 dalla Tunisia: ‘1800 euro per imbarcarsi’

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Per salire sopra un barchino sulle coste di Sousse, senza acqua, cibo e giubbotti di salvataggio e poi venire trasbordati su una barca più grande fino alle coste di Lampedusa, sono necessari seimila dinari tunisini.

Lo hanno raccontato tre tunisini, sbarcati il 7 luglio a Lampedusa insieme a un gruppo di 49 migranti.

Il gip Stefano Zammuto, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Sara Varazi, ha disposto l’incidente probatorio per cristallizzare le testimonianze dei collaboranti che dopo lo sbarco, hanno chiesto di parlare con la polizia per dichiarare come era stata organizzata la traversata e da chi viene gestita.

La loro audizione è stata posticipata al 18 agosto perché le autorità sanitarie hanno ritenuto necessario disporre l’isolamento fiduciario dei tre migranti che, essendo indagati di reato connesso (il reato di clandestinità non è stato mai abolito), saranno interrogati con l’assistenza di un difensore, l’avvocato Marcella Bonsangue.

Intanto, dopo le loro dichiarazioni, nelle scorse settimane è stato convalidato il fermo ed è stata disposta la custodia in carcere per il tunisino Faouzi Ben Manssour, 42 anni, riconosciuto in foto dai tre collaboranti. L’indagato, difeso dall’avvocato Gianfranco Pilato, in occasione dell’interrogatorio di convalida, ha affermato di essere finito al centro di un complotto perché non avrebbe consentito che l’imbarcazione proseguisse fino alle coste siciliane venendo fermata davanti a Lampedusa dalla Guardia costiera e indirizzata verso il molo Favaloro.

I tre superstiti hanno raccontato che un gruppo di trafficanti recluta i migranti sulle coste della Tunisia per 6.000 dinari, equivalenti a circa 1.800 euro, e li caricano su barchini. Gli imbarchi, secondo il loro racconto, avvengono da diverse spiagge della Tunisia. I tre collaboranti hanno visionato l’album fotografico di tutti i compagni di viaggio indicando Manssour come l’uomo che guidava la barca aiutandosi con un gps.

Secondo i dati del ministero dell’interno sono 30mila gli sbarchi registrati da inizio anno di cui 8mila solo a luglio. E proprio la Tunisia è il paese di origine della maggior parte dei migranti, oltre 7mila rispetto ai 4mila bengalesi e i poco più di duemila egiziani e ivoriani.

1 COMMENT

  1. Prego 3 su quattro! E poi perché li continuate a chiamate migranti? A quando in Europa e poi in Italia lo stesso clima dell’Afghanistan?

  2. Ma lo status di clandestino esiste ancora o vale lo stesso discorso dell’accattone e del mendicante? Come politicamente corretto?

  3. Ma allora lo stato italiano è complice di questi trafficanti di esseri umani perchè ne favorisce il prosieguo,accogliendoli e dando loro soccorso,se non avvenisse tutto ciò penso che nessuno pagherebbe 1800 dollari(6000 dinari)per fare un viaggio senza alcuna sicurezza .

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