“Arrestato assessore di un comune della città metropolitana di Bari. Si legge su giornali on line che le indagini sono partite dal danneggiamento – in seguito a un incendio, classico di richieste estorsive da parte della criminalità organizzata – di un veicolo in uso a una società incaricata della raccolta di rifiuti nel Comune di Grumo Appula, avvenuto la mattina del 24 luglio”.
È quanto si legge in un post pubblicato da Nicola Morra sul proprio profilo Facebook.
“Nel prosieguo delle indagini si è accertato poi che l’assessore aveva istigato alcuni operatori ecologici, dipendenti della citata azienda, a non procedere alla raccolta dei rifiuti, incentivando anche uno sciopero collettivo apparentemente connesso a problematiche logistiche interne all’azienda” ha riferito il senatore del Movimento 5 Stelle, spiegando che “tali condotte degli operatori ecologici, come riportato dagli inquirenti, erano tutt’altro che spontanee. Al contrario, erano manovrate dall’assessore e finalizzate a creare una serie di disservizi per mettere in cattiva luce l’azienda, al fine di minacciarne l’interruzione della collaborazione con l’ente comunale”.
“Difficoltà che sarebbero state eliminate se il titolare dell’azienda avesse pagato una somma di denaro o assunto del personale gradito all’assessore. I carabinieri del comando provinciale di Bari hanno colto in flagranza di reato l’assessore mentre avveniva la consegna di 5000 euro per sistemare il tutto da parte dell’imprenditore vittima della richiesta ad un ingegnere che accompagnava l’assessore all’incontro prefissato” ha aggiunto Morra.
“Per qualsiasi forza politica abbia amministrato il comune di Grumo Appula, questo assessore, a meno di clamorosa smentita, si è dimostrato il classico parassita della politica clientelare e corrotta” ha concluso l’esponente pentastellato.
