Nel grafico del report della Nasa si può osservare la variazione della temperatura superficiale del globo: 19 dei 20 anni più caldi di sempre si sono verificati dopo il 2000, a eccezione del 1998.
L’anno 2020 è stato pari al 2016 come l’anno più caldo mai registrato dall’inizio dello studio condotto dall’Agenzia spaziale statunitense nel 1880. Questa ricerca è ampiamente coerente con le ricostruzioni preparate dall’Unità di ricerca climatica e dall’Amministrazione nazionale oceanica e atmosferica. La serie temporale mostra la variazione media quinquennale delle temperature superficiali, dove il blu scuro indica le aree più fresche della media, il rosso scuro indica quelle più calde rispetto alla media.
Nasa: nel 2100 in Italia livello del mare su da 30 a 80 centimetri
Il livello del mare lungo le coste italiane nei prossimi anni subirà un aumento stimato tra i 30 e gli 80 centimetri entro il 2100.
È l’allarme lanciato dalla Nasa, che ha creato uno strumento di proiezione del livello del mare che rende accessibili i dati sul futuro innalzamento del livello del mare stilati dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’Onu. Consultabile sul sito Sea Level Portal della Nasa, la mappa offre un resoconto dettagliato luogo per luogo, sulla base delle proiezioni contenute nell’ultimo rapporto dell’Ipcc sul cambiamento climatico.
Le proiezioni sul livello dei mari si basano sui dati raccolti dai satelliti e da strumenti a Terra, oltre ad analisi, simulazioni al computer e i dati dell’Ipcc.
Per la prima volta, rileva la Nasa, chiunque potrà vedere il cambiamento del livello dei mari a livello locale attraverso un nuovo strumento online, con un dettaglio difficile da trovare nel rapporto dell’Ipcc.
“Il nuovo strumento di proiezione del livello del mare della Nasa aiuterà a spianare la strada ad attività future che faciliteranno la condivisione delle conoscenze – ha affermato Vinogradova Shiffer, manager della Nasa che dirige il team -. Queste informazioni sono fondamentali per aumentare la resilienza climatica delle Nazioni con grandi popolazioni costiere, infrastrutture ed economie che saranno colpite dall’innalzamento del livello del mare”.
“In questo modo si apre la strada a future attività per facilitare la condivisione di conoscenze, scienza aperta e facile accesso a ciò che si sa sul clima. Si tratta di dati importanti per migliorare la resilienza delle popolazioni costiere, le loro infrastrutture ed economie che possono essere colpite dall’innalzamento dei mari”, ha aggiunto la coordinatrice del gruppo di ricerca.
Oltre a dare un’istantanea dell’aumento del livello dei mari nei prossimi decenni, la mappa permette di focalizzarsi anche sull’effetto dei diversi processi alla base dell’innalzamento dei mari, quali lo scioglimento delle lastre di ghiaccio e dei ghiacciai, l’estensione e riscaldamento delle correnti oceaniche. La mappa mostra i futuri livelli del mare sotto diversi scenari di emissioni di gas serra e modelli economici, da quelli a basse emissioni a quelli con emissioni accelerate.
davvero pericoloso per il mondo intero.