Antonio Fazio, ex governatore della Banca d’Italia, per la quale ha lavorato dal 1960 al 2005, ha parlato in un’intervista concessa a Fabio Dragoni de “La Verità”, delle circostanze in cui avvenne il passaggio dalla lira all’euro.
«Un uomo delle istituzioni fa valere le sue idee ma poi rispetta la volontà politica, una volta presa la decisione. Mi sarei potuto dimettere, e ci ho pensato. Ma a cosa sarebbe servito? Gli investitori avrebbero preso atto di una grave frattura istituzionale. La speculazione si sarebbe abbattuta sul Paese. E alla fine il percorso sarebbe comunque proseguito. Oltre al danno, la beffa. L’incontro fra banchieri centrali nel marzo del 1997 essenzialmente mi dava ragione. L’Italia non poteva entrare nella moneta unica e sarebbe stato più saggio – come avevo più volte detto – rimandarne l’ingresso», ha raccontato.
«Dissi che il progetto non sarebbe decollato senza l’Italia. Non era una minaccia, né un auspicio. Neppure un ricatto, come ebbe a dirmi prima di cena il collega Trichet quella sera. Era una banale constatazione», ha aggiunto Fazio.
«E comunque la politica aveva già deciso. Il nostro governo voleva fortissimamente entrare nel club. Pure la Germania lo voleva. Motivazioni ideali certo; ma anche vendere più facilmente le Bmw e Volkswagen. L’Italia con la lira sarebbe stato un concorrente formidabile», ha spiegato l’ex governatore.
Perché sarebbe stato un problema restare nell’euro? «Ricorderà il bradisismo di Pozzuoli: il terreno lentamente, ma inesorabilmente, scendeva. Quello sarebbe stato l’euro per l’Italia. Nessun terremoto. Avremmo progressivamente perso reddito e produzione industriale. Purtroppo, avevo ragione. Se l’economia dell’eurozona fosse cresciuta, saremmo cresciuti di meno. Se invece fosse arretrata, saremmo arretrati di più», ha risposto Fazio.
Una chiacchierata con il Governatore emerito di #Bankitalia Antonio Fazio su @LaVeritaWeb pic.twitter.com/zK53eIBkos
— Fabio Dragoni (@fdragoni) August 14, 2021
L'ex numero uno di Bankitalia: «Il governo aveva già deciso: intendeva entrare nel club, e la Germania concordava. Un uomo delle istituzioni rispetta la volontà politica, ma avevo previsto calo di reddito e produzione industriale. Purtroppo avevo ragione». https://t.co/dquvIRkNhP
— La Verità (@LaVeritaWeb) August 15, 2021
il senno di poi
Chiarissimo Dott.Antonio,
Mi limito solo a citare la famosa frase”:NEMO PROFETA IN PATRIA”!!!!E’ la stessa frase che sto usando,a distanza di lustri,con l’eminenza del LUC MONTAGNE’ sui vaccini!!!!!!I posteri del cambio lira/euro li stiamo riscontrando/subendo.Quelli dei vaccini ,mettiamo in hold.Grazie
certo dirlo vent’anni dopo è facile
Non deve essere facile per Fazio. Sapere di ver causato la distruzione del proprio paese, essere corresponsabile di una sofferenza a venire di proporzioni bibliche non è condizione favorevole per affrontare gli ultimi anni.
Eppure ci consola la fossa, destino comune, unica strada per la cessazione di molti crimini, purtroppo non di tutti.
Il Reset dell’Italia procede a velocità spaventosa per mezzo di persone simili a fazio, cavalieri della morte, scheletrici nelle loro armature, mortali per tutti i pacifici.
Bravissimo Tom come sempre.Questo pensionato d’oro si è svegliato dimenticandosi quello che ha fatto.Per me fa finta di non ricordarsi da che parte stava.
Un personaggio che si permette di giocare con l’economia del proprio paese e non si dimette per impedirlo è complice di chi ha generato questa catastrofe,perchè la politica può decidere ciò che vuole ma se il responsabile della moneta non firma crea il caos e per risolvere questi problemi ci vuole il caos.
Un personaggio inutile e ambiguo, assieme a tutto il governo Prodi di quel tempo, che pur di non perdere i suoi poteri e tutti i benefici ,ha buttato nelle grinfie degli stati del nord e della Germania, svendendo l’intera nazione e rendendola schiava, altro che “l’Italia s’è desta ……” l’intero popolo italiano. E noi ancora abbiamo fiducia in questi personaggi!
FAZIO: ADESSO LO DICI ?????
LO SAPEVAMO GIA’,IMBECILLE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Da sempre ho immaginato che l’adesione all’Euro sia stata una decisione politica, che pochissimo ha tenuto conto delle conseguenze sulla popolazione! L’euro ha impoverito l’Italia e gli Italiani. Ma noi sappiamo che alla politica poco importa degli effetti a medio e lungo termine delle proprie decisioni. All’epoca l’adesione all’euro veniva ritenuto un successo politico senza mezzi termini. Che ora l’ex Governatore ci venga a raccontare i fatti, aumenta la nostra rabbia! Perchè non si è dimesso se era convinto del contrario?? E’ come se oggi Craxi ci venisse a raccontare che il Referendum sul nucleare fu solo una guera politica, e che nessuno allora penso’ al futuro energetico in Italia, tanto che oggi, con 40 anni di folle ritardo, si ricomincia a parlare di nucleare. Se Fazio avesse taciuto , avrebbe almeno salvato la faccia, visto che i propri interessi li ha protetti gia’ da tempo!! Povero nostro paese, in mano ad una masnada di incompeteni arroganti e presuntuosi!!!