“Questo virus sta cambiando. Non siamo di fronte ad nuovo virus, ma ha sicuramente una presenza molto più alta nei giovani”.
Lo ha affermato Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano, in un’intervista a “Timeline” su Sky TG24.
“L’immunità di gregge è, purtroppo, a rischio. Lo sappiamo sia per questa maggiore predilezione nei giovani, sia perché l’R0 del Covid originale aveva una contagiosità di 2.5, quindi due casi e mezzo ogni caso indice, mentre adesso questo virus variato ha un R0 di 7 e dunque una contagiosità che lo fa avvicinare alle malattie infettive più contagiose come morbillo e varicella”, ha aggiunto l’esperto.
Nel corso del suo intervento, Pregliasco ha focalizzato l’attenzione sul tema dei vaccini anti-Covid: “Sono utili nei giovani, e anche nelle donne in gravidanza: è fondamentale questo aspetto”, ha dichiarato.
“Le società scientifiche di tutto il mondo l’hanno ribadito rispetto all’opportunità, alla necessità, di questo tipo di vaccinazione durante la gravidanza proprio perché il Covid contratto durante la gravidanza non è una bella cosa per la mamma in attesa, e per il risultato del lavoro che ha in quel momento l’organismo” ha detto ancora.
La scorsa settimana, sempre a ‘Timeline’ su Sky Tg24, aveva detto: “Per l’autunno temo, dobbiamo aspettarci un ulteriore rialzo per via delle condizioni meteorologiche, delle conseguenze del post-vacanze e della riapertura delle scuole che saranno un elemento di rischio”.
Aveva fatto anche una riflessione sulle mense aziendali: “Essere tutti vaccinati in un luogo chiuso aumenta oggettivamente la sicurezza, vedremo la praticabilità. La decisione che verrà presa per le mense aziendali sarà politica. Il rischio contagio fra ristoranti e mense è simile. Per questo il Green Pass è utile anche nel contesto della mensa, non ci vedo un aspetto di discriminazione. Sono dell’idea che ci vorrebbe l’obbligatorietà della vaccinazione, ma questa è una scelta politica che va modulata e vedremo cosa la politica arriverà a decidere in termini di equilibrio. Si tratta di un elemento di riduzione della probabilità di contagio, perché siamo ancora in questa situazione: il virus sta circolando e ogni contatto interumano che abbiamo – ha ribadito il virologo – rappresenta un rischio con una probabilità d’infezione anche per i vaccinati, anche se con probabilità diverse come sappiamo”.