«Non si buttano le sigarette in mare». Maresciallo dei carabinieri muore dopo una lite in spiaggia a Cosenza

0
80
arrestato-carabiniere

Il maresciallo Antonio Carbone, 56 anni, è morto probabilmente per un arresto cardiaco, dopo una disputa nella spiaggia di Paola (Cosenza) con una famiglia di bagnanti che aveva gettato in mare i mozziconi di sigaretta. Era il suo primo giorno di vacanza.

Il sottufficiale dell’Arma, di origini calabresi, da anni in Piemonte in servizio alla tenenza di Ciriè, aveva rimproverato i bagnanti dicendo: “Non si buttano le cicche in acqua, ci sono i posacenere!”.

I due avrebbero iniziato a gridare contro il carabiniere gridandogli parole offensive. Il maresciallo, a quel punto, ha tentato di porre fine al diverbio che stava degenerando, grazie anche all’intervento di altri bagnanti, ed è tornato dalla moglie sotto il suo ombrellone.

Ad un certo punto il sottufficiale ha perso conoscenza, la moglie ha chiesto aiuto agli altri bagnanti che hanno tentato di rianimarlo. Carbone è morto durante il trasporto in ambulanza verso l’ospedale. Sarà ora l’autopsia a chiarire le cause del decesso.

“Non ero presente ma mi hanno raccontato quanto accaduto, ora si stanno controllando le telecamere e aspettiamo che ci dicano quando possiamo fare i funerali”, dichiara il fratello Vincenzo, docente universitario di Fisica.

“Quel che mi preme – avverte – è che si dica che mio fratello è morto mentre difendeva l’ambiente”, scrive Vincenzo Carbone sui social in ricordo del fratello. “Ieri 16 Agosto 2021 è morto un uomo, è morto un calabrese, è morto un maresciallo dei carabinieri di 56 anni. Un gesto da poco, un gesto banale, chiedere con gentilezza di non buttare rifiuti in mare. Ma l’ignoranza violenta e la protervia minacciosa hanno avuto la meglio”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here