Zarifa Ghafari, la più giovane sindaca dell’Afghanistan: ‘Aspetto che i talebani mi uccidano’

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I talebani “verranno per le persone come me e mi uccideranno. Sono seduta qui in attesa che arrivino. Non c’è nessuno che aiuti me o la mia famiglia. Sono con mio marito, non posso lasciare la famiglia e comunque dove andrei?”.

Così Zarifa Ghafari, giovane sindaca di Maidanshahr, ha raccontato al New York Times.

Ghafari, 27 anni, era stata nominata sindaca nell’estate del 2018 da Ashraf Ghani, il Presidente della Repubblica Islamica dell’Afghanistan che è fuggito in Uzbekistan.

Così Ghafari, a capo di una città conservatrice, è una delle poche donne ad aver mai ricoperto un incarico governativo: “Sono distrutta. Non so su chi fare affidamento. Ma non mi fermerò ora, anche se verranno di nuovo a cercarmi. Non ho più paura di morire”.

I talebani assicurano che ci potranno essere “donne al governo, ma nel rispetto della sharia”. Una sorta di amnistia riporta l’Associated Press, citando Enamullah Samangani, membro della commissione cultura degli insorti in una delle prime indicazioni su come i talebani, vittoriosi sul piano militare, intendano governare l’Afghanistan.

“L’emirato islamico non vuole che le donne siano vittime – ha affermato Samangani – Dovrebbero far parte del governo, secondo i dettami della sharia”, ma non ha chiarito cosa ccomporti ciò. A Kabul, intanto, alcuni combattenti islamici avrebbero già stilato liste di afghani che hanno cooperato con le forze straniere e per questo ricercati.

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