Di Battista: «I talebani, che piaccia o meno, non avevano nulla a che vedere con l’attentato alle Torri gemelle. Ora si dovrà parlare con loro»

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«I talebani, che piaccia o meno, non avevano nulla a che vedere con l’attentato alle Torri gemelle, così come Saddam Hussein non possedeva armi chimiche, anche perché, nel silenzio (e in parte la compiacenza) dell’Occidente, le aveva già usate per fermare la controffensiva iraniana durante la guerra Iraq-Iran e per sterminare la popolazione curda di Halabja».

Lo ha ricordato in un editoriale per TPI l’ex deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, il quale ha anche ricordato la vicenda di Gheddafi «assassinato, per la gioia di Sarkozy e della Clinton, esclusivamente per ragioni politiche. Altro che diritti umani. Anche quando il rais veniva ricevuto in pompa magna da Napolitano e Berlusconi, o gli veniva consentito di piazzare le tende davanti all’Eliseo, erano note le condizioni dei prigionieri nelle carceri libiche. Ma l’Occidente non faceva una plissé. Poi Gheddafi iniziò ad avvicinarsi a Cina e Russia e ad aumentare la sua influenza sui Paesi francofoni africani ed ecco spiegata la condanna a morte».

«Certo,» osserva l’ex deputato – «fanno scalpore le immagini degli afghani aggrappati al carrello di un aereo nordamericano e precipitati nel vuoto. Dovremmo tuttavia ricordare che da aerei simili sono state sganciate tonnellate di bombe che hanno fatto decine di migliaia di vittime innocenti, hanno sterminato famiglie intere nei giorni di festa, hanno carbonizzato bambini ai quali non è stata potuta dare neppure una degna sepoltura. Questa è la guerra. Questa è stata la guerra in Afghanistan. Una guerra oscena, ipocrita, inutile. Una guerra, oltretutto, persa».

«Ai talebani di essere “riconosciuti” importa poco o nulla» ha scritto ancora Di Battista «Sono i vincitori della guerra in Afghanistan e, piaccia o non piaccia, se si vuole avere un minimo di influenza su una terra strategica o se, banalmente, si vuole dar seguito alle dichiarazioni contrite e mettere in piedi corridoi umanitari per migliaia di profughi, bisogna parlare con loro. Punto».

«Oltretutto non sarebbe nulla di nuovo. Da anni ormai pezzi grossi dell’intelligence dei Paesi occidentali trattano con i talebani. Ci hanno trattato emissari di capi di Stato, dirigenti dei ministeri degli Esteri, Ong, persino direttori di imprese straniere», ha fatto notare.

Secondo Di Battista «chi è davvero interessato alle condizioni di vita degli afghani, martoriati da una guerra infinita, la cui maggior parte vive con meno di 2 dollari al giorno (i denari americani hanno corrotto l’establishment afghano, non hanno certo aiutato la popolazione), dovrà parlare con i talebani».

«Se si vorranno aprire strutture sanitarie occorrerà parlare con i talebani. Se si volesse impedire che un Paese così importante si consegnasse ai cinesi come il fantasmagorico esercito afghano addestrato a suon di miliardi dei contribuenti Usa o europei si è consegnato ai talebani, beh, occorrerà trattare con loro», ha concluso.

1 COMMENT

  1. caro Alessandro si vede lontano un miglio che le tue considerazioni vogliono essere un aiuto alle posizioni di Conte, cerca però di essere obiettivo e non di parte

  2. Bravo Di Battista resta così come sei cioè sincero.Poi dei stato Deputato e tante cose le conosci meglio di noi.Non metterti con la feccia tanto da solo non potrai fare niente, visto che i governi sono tutti decisi dall’UE con l’assenso dei politici da strapazzo,altro che repubblica.

  3. pragmaticamente, se non si ha il coraggio di fare tabula rasa del nemico e della sua società/civiltà, allora non conviene iniziare una guerra.
    L’ipocrisia che ammanta le superpotenze militari ed economiche ha procurato danni irreparabili non solo in quelle aree povere ma ricche di materie prime, ma in tutto l’occidente cioè a casa nostra, fessi noi italiani che abbiamo affiancato gli USA per scatenare odio e vendette per nulla.

  4. Non hai nulla da dire a noi poveracci che ci aggrappiamo al carrello per cercare di tirare avanti nonostante ministri che lavorano per non si sa chi? (sicuramente non per noi Italiani)
    Non possiamo fare nulla per quella povera gente tranne, sperare di ritardare la nostra disfatta economica e sociale e far passare qualche anno prima di ritrovarci ricchi quanto loro e con meno libertà. Licenziati senza pass e obbligati alla vaccinazione, senza poter vivere in assenza dell’approvazione dello sacro partito in forma di tessera, un bel futuro per chi ha creduto in te.

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